Calais, la Gran Bretagna investe 15 milioni per contrastare l'immigrazione dalla Francia
MILANO - Quindici milioni di euro per fermare i flussi di immigrati da Calais verso l'Inghilterra. È quanto stanzieranno Francia e Regno Unito per "securizzare" il porto della cittadina francese. La missione durerà tre anni. Per adesso, solo il Regno Unito ha parlato del suo contributo economico mentre ancora non è chiaro quanto sarà l'apporto dei transalpini. L'annuncio arriva dopo le minacce del sindaco UMP Natacha Bouchart di bloccare i traffici portuali, reiterate dall'inizio di settembre. Il braccio di ferro tra la prima cittadina di Calais e le autorità inglesi è cominciato quando Bouchart ha accusato Londra di non controllare abbastanza e di disinteressarsi del problema della pressione migratoria su Calais. Dopo tre settimane di trattative, sabato è arrivata la firma dell'accordo. Il disimpegno britannico secondo i francesi è cominciato nel 2002, dopo la chiusura del centro di accoglienza di Sangatte voluta dall'allora presidente Nicholas Sarkozy.
Al momento ci sarebbero almeno 1.500 profughi, soprattutto da Eritrea e Sudan, in cerca di un passaggio a prezzi elevatissimi (anche mille euro per pochi chilometri) e in condizioni estreme in qualche camion diretto a Dover. Per evitare gli assalti in massa ai centri di accoglienza e i conseguenti scontri tra migranti e polizia, il direttore dell'autorità portuale Jean-Marc Puissesseau propone d'innalzare una rete alta quattro metri con sensori che possano rispondere "ai ripetuti assalti in massa" al porto. (lb)