1 settembre 2014 ore: 13:55
Immigrazione

Calais, niente centro d'accoglienza per i profughi. "E' emergenza umanitaria"

Ci sarebbero circa 1.300 profughi nella cittadina francese, in attesa di andare in Gran Bretagna. Le strutture però al momento sarebbero strapiene e la metà delle donne destinate alla centro per persone vulnerabili starebbero ancora dormendo in strada
Profughi in attesa

MILANO - Le frontiere della Fortezza Europa sono calde anche a Nord. A Calais, Francia settentrionale, luogo di transito dei migranti diretti in Gran Bretagna, ci sarebbero almeno 1.200-1.300 migranti in attesa di attraversare la Manica. Ma il centro d'accoglienza da 400 posti chiesto dalla sindaca della cittadina Natacha Bouchart e dalle associazioni che si occupano di migranti non ha avuto l'ok del ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Eppure era stato il suo predecessore Manuel Valls, oggi primo ministro, a lanciare nel dicembre 2013 il progetto della "casa dei migranti".

La situazione è drammatica a quanto racconta Philippe Wannesson, attivista e blogger di Calais che collabora con diversi progetti di solidarietà ai migranti. Le strutture al momento attive non hanno abbastanza posti. L'Auberge des migrants riesce a distribuire al massimo 750 pasti al giorno, il centro per persone con fragilità ha circa 150 donne con i loro figli e altri 150 minori non accompagnati. A quanto sostiene Wannesson la metà degli ospiti non trova alloggio e la metà delle donne deve dormire in strada. Il Ministero aveva anche annunciato l'apertura di un nuovo centro d'accoglienza giornaliera, ma finora non sono stati comunicati altri dettagli e la realizzazione di questi centri pare in forse.

La tensione sale a Calais ora che Cazeneuve ha poi rinunciato alla visita della città di frontiera, prevista per il 2 settembre e rimandata al 15. L'Auberge des migrants, insieme con l'associazione Secours Catholique, a metà agosto ha già lanciato un appello alle istituzioni per risolvere l'emergenza umanitaria di Calais. (lb)

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