Calais, Secours catholique: dopo lo sgombero, accogliere i migranti
Roma - "Sono qui dalle 5 di mattina. Per il momento la situazione e' calma". Didier Degremont, presidente della delegazione di Secours-catholique Pas de Calais, fa il punto della situazione dal campo di Calais dove questa mattina dalle 6 sono iniziate le operazioni di sgombero.
Il piano del governo e' portare un numero di circa 7.500 immigrati nei 287 centri di accoglienza e orientamento (Cao) che sono stati organizzati su tutto il territorio francese. Solo la Corsica e l'Ile-de-France non sono state coinvolte nel piano di ricollocazione. Gia' dalla giornata di oggi saranno fatti partire 60 bus, 45 domani, 40 mercoledi' e cosi' via per tutta la settimana. Un piano logistico colossale che sara' presidiato da un contingente di 1.250 agenti di polizia e gendarmi. Tra la bidonville e il punto di partenza dei bus, e' stato costruito un hangar di 3mila metri quadrati dove e' stato allestito il centro di smistamento.
"I migranti si mettono in fila - racconta Degremont - con le loro valige. Tutto sembra procedere fino adesso ben inquadrato, ben organizzato. Ma e' estremamente commovente vedere tutte queste persone che abbiamo accompagnato fino ad oggi partire. La nostra grande speranza e' che siano accolte come gli abbiamo promesso. La nostra preoccupazione ora e' capire cosa succedera' dopo. Ci chiediamo che cosa ne sara' di quelli che non hanno lo statuto di rifugiati".
I migranti stanno percorrendo file diversificate, separando i maggiorenni, i minori non accompagnati, le famiglie e le persone vulnerabili che necessitano di cure (e saranno seguite da Medici senza frontiere). Verranno proposte due destinazioni in due diverse regioni che potranno quindi scegliere. Tantissime sono le donne e i minori, anche non accompagnati, conferma il rappresentante in loco di Secours-catholique. (www.agensir.it)
(DIRE)