Campi in Tunisia per fermare le partenze? Unhcr: "È una falsa soluzione"
TUNISI - "Una falsa buona idea, o meglio una falsa soluzione". Definisce così Nabil Benbekthi, funzionario dell'Unhcr Tunisia, l'ipotesi contenuta nell'agenda Ue di creare degli hub, una sorta di mega campi di accoglienza e smistamento, dove esaminare le richieste d'asilo dei profughi, nei paesi di transito. La bocciatura dell'Unhcr Tunisia arriva nel corso del convegno internazionale Migramed, organizzato da Caritas italiana a Tunisi.
Secondo la proposta europea proprio la Tunisia, infatti, potrebbe essere uno dei paesi in cui allestire, con la collaborazione degli organismi internazionali (Unhcr e Oim) uno dei primi hub per l'esame delle domande d'asilo. "Non credo che questo fermerebbe le partenze. I trafficanti non sarebbero minimamente impressionati da questa soluzione - spiega Benbekthi -. E' giusto tentare di fare della Tunisia un paese di accoglienza, ma questo va fatto in base alle sue capacità. Nel nostro paese non esiste ancora una legge sull'asilo, non possamo fare campi di transito con decine di migliaia di migranti. Dal 2012 ad oggi abbiamo soccorso 15 barconi - aggiunge - la settimana scorsa in un bacone c'erano 356 persone, per noi è stata una mini-emergenza, non avevamo mai registrato un numero così alto. E' stato difficile trovare anche dove alloggiarli. Ormai la Tunisia è una vittima collaterale del fenomeno immigrazione, alcuni barconi in partenza per Lampedusa si ritrovano qui. Per noi sono fenomi nuovi davanti ai quali non abbiamo strumenti". (ec)