Caporalato, domani al Mipaaf vertice nazionale con Martina e Poletti
ROMA - Il ministero delle Politiche agricole comunica che domani al Palazzo dell'Agricoltura si terra' il vertice nazionale sul caporalato per definire il piano di azione per il contrasto al fenomeno e al lavoro irregolare in agricoltura e l'inizio delle attività della ''Rete del lavoro agricolo di qualità". Saranno presenti i ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e del Lavoro Giuliano Poletti, Teresa Bellanova (sottosegretario di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), il vice ministro delle politiche agricole Andrea Olivero, Tito Boeri (Presidente Inps), Fabio Vitale (presidente della Cabina di regia della ''Rete del lavoro agricolo di qualità"), Leonardo Di Gioia (Conferenza Stato-Regioni), i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, Assolavoro, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila, Ugl, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Ue Coop, Ancc-Coop - Coop Italia, Ancd-Conad e Federdistribuzione.
"Ci sono alcune produzioni agricole che hanno una dinamica di prezzo che non consente una corretta organizzazione del sistema di raccolta".Il ministro dell'agricoltura, parlando in una intervista al Gr1 Rai di caporalato, anticipa alcuni dei temi che saranno al centro del tavolo di domani a cui parteciperanno governo, parti sociali e Inps. "Sicuramente anche sul rapporto tra prezzi e produzione dovremo aprire una riflessione al vertice", chiarisce il ministro, che esclude la possibilità di misure d'emergenza sul caporalato nel Cdm di domani: "si parlerà di Mafia capitale, io non sono per mischiare argomenti e situazioni diverse. Sul caporalato ci sono già misure in atto oggi, abbiamo questa cabina di regia domani, è una riunione che si inserisce in un impegno continuativo nel tempo, non un'iniziativa isolata".
E in un tweet che Martina posta con il link alla lettera inviata a ''La Repubblica'' insieme al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per spiegare le proposte per affrontare il fenomeno scrive: "La nostra battaglia contro il caporalato. Confisca dei beni passo necessario". La misura è "una risposta concreta per arginare un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso nelle nostre campagne da Nord a Sud", secondo Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore Intergruppo parlamentare immigrazione. "Confiscare i beni di chi sfrutta illegalmente i lavoratori riducendolo talvolta in schiavitù come ampiamente documentato da numerose inchieste e nostre visite sul campo- prosegue Chaouki- è una proposta radicale che sono certo troverà' il sostegno di tutto il Parlamento". Ed è "per noi importante che proprio nei mesi di Expo, i due autorevoli membri del Governo abbiano messo in campo diverse proposte per contrastare in modo ancora piu'' determinato la piaga del caporalato- conclude il deputato Dem- che rischia di lasciare macchie negative sul settore agroalimentare italiano, rischiando di danneggiarne l''immagine oltre che mancare di rispettare i diritti dei lavoratori in un settore strategico per la nostra economia".(DIRE)