12 novembre 2015 ore: 17:52
Giustizia

Caporalato, le associazioni: "Approvazione ddl, primo passo contro lo sfruttamento"

Approvato alla Camera il disegno di legge 1138. Positivi i commenti delle organizzazioni che hanno promosso le campagne “Io riattivo il lavoro” e “Filiera sporca”. Confisca e responsabilità in solido per le aziende
Bracciante agricolo immigrato accovacciato su campo

ROMA – “Un passo in avanti contro lo sfruttamento, una vittoria per tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia”. Le associazioni che hanno promosso le campagne contro il caporalato plaudono all’approvazione, ieri alla Camera, del disegno di legge 1138 (Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata). La legge prevede, infatti, anche la confisca e la responsabilità in solido per le aziende che sfruttano i lavoratori nei campi tramite il caporalato.

“E’ una vittoria per tutti coloro che, firmando la proposta durante la campagna Io Riattivo il Lavoro” hanno creduto in questo processo riformatore e l'hanno sostenuto – sottolineano in un comunicato congiunto Acli, Arci, Avviso Pubblico, Centro Studi Pio La Torre, Cgil, Legacoop, Libera e Sos Impresa -. Il testo approvato contiene novità importanti e positive, soprattutto per quanto riguarda ruoli e funzioni dell'Agenzia nazionale e l'indispensabile supporto anche di natura finanziaria alle aziende, con cui salvare quelle sane e tutelare i lavoratori. Ci sono poi deleghe assegnate al Governo, come il sostegno alla riemersione dal lavoro nero, rispetto alle quali ci aspettiamo adesso una rapida e concreta decretazione a partire dalle necessarie coperture finanziarie. Insomma ci troviamo di fronte a un passaggio importante che speriamo venga confermato altrettanto rapidamente dal Senato”.  

Sulla stessa scia anche la campagna Filiera Sporca. “Una bella vittoria, un passo in avanti importante contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura che prevede l’allargamento della responsabilità penale non solo al caporale ma anche alle aziende che ne traggono diretto vantaggio – sottolinea -. Il prossimo passo è lavorare per una maggiore trasparenza di tutta la filiera che passi per la pubblicazione dell’albo dei fornitori e dall’introduzione di una vera e propria etichetta narrante dei prodotti agroalimentari.Ci auguriamo che il Governo e tutte le forze parlamentari proseguano uniti in questa battaglia”.

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