Caporalato, Martina: "Piaga inaccettabile, la legge sarà cruciale"
Roma - La legge contro il capolarato sara' "un provvedimento cruciale perche' si tratta di una piaga inaccettabile". Si tratta di un lavoro "molto articolato che mette in chiaro la portata delle innovazioni, dal lato giuridico e non solo. Abbiamo ascoltato e cercato di costruire strumenti concreti di innovazione". Lo dice il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, oggi in audizione nelle Commissioni riunite Giustizia e Lavoro nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'esame del disegno di legge sul caporalato, il cui testo ha avuto il via libera gia' del Senato.
"Il testo di legge- sottolinea Martina- introduce significative novita' sul fronte penale e non solo. L'obiettivo e' alzare il livello di contrasto attorno ad alcuni capisaldi". Martina parla di "riscrittura del reato, che era una necessita'. Ora si verifica lo sfruttamento e lo stato di bisogno del lavoratore, mentre la violenza in questo contesto e' aggravante ai fini della pena". Poi ci sara' l'allargamento del reato anche nei confronti del datore di lavoro, "perche' pure lui sfrutta, non solo i caporali. Anche il datore di lavoro- dice Martina- sara' penalmente responsabile di quello che accade, credo sia una grande novita' che responsabilizza il settore".
Previsto anche un "controllo giudiziario dell'azienda, con una figura commissariale che affianchera' proprietario e fara' proseguire l'impresa". Per quanto riguarda la semplificazione degli indici di sfruttamento del reato, invece, "resta un compito del magistrato che dovra' valutare complessivamente questi indizi e la loro gravita'", conclude Martina. Prevista anche l'introduzione della confisca 'obbligatoria' e della confisca 'estesa'. (DIRE)