17 ottobre 2016 ore: 13:14
Economia

Caporalato, Rossi: “Toscana in prima linea per contrastarlo”

L’annuncio del governatore della Regione: “Escluderemo dai bandi per i contributi provenienti dai fondi Feasr e dal Programma di Sviluppo Rurale tutti i soggetti condannati in via definitiva per sfruttamento del lavoro”
Caporalato. Due uomini nei campi con ortaggi in mano

- FIRENZE - "L'inchiesta e gli arresti operati dalla Procura di Prato sono l'occasione per fare il punto sulle azioni intraprese dalla Regione Toscana per contrastare il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori e per porre attenzione all'abnorme diffusione dei voucher lavoro". Così il presidente Enrico Rossi, che entra poi nel merito delle decisioni della giunta regionale.

"Come Regione - prosegue Rossi - abbiamo deciso di escludere dai bandi per i contributi provenienti dai fondi FEASR e dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) tutti i soggetti condannati in via definitiva per sfruttamento del lavoro minorile, nero e sommerso. Ho chiesto inoltre ufficialmente a Bruxelles che questa condizione sia inserita nei regolamenti europei, dove ogni segmento dell'ecosistema è normato con rigide prescrizioni: dalla compatibilità ambientale al benessere animale, eccetto il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo".

Nelle prossime settimane la giunta regionale prevederà la sospensione dei pagamenti per chi ha carichi pendenti - come nel caso di Prato - o ha ricevuto una condanna non ancora definitiva: "Con un nuovo atto di giunta subordineremo le liquidazioni dei fondi richiesti a una verifica delle pendenze giudiziarie da parte delle Procure e sospenderemo i contributi non solo ai beneficiari del FEASR e del PSR, ma anche a quelli degli altri fondi".

 

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