28 dicembre 2015 ore: 16:59
Economia

Caporalato, vertice con il governo. Cgil e Flai: incontro proficuo, ora tempi brevi per il ddl

Incontro "produttivo" quello tra sindacato e i ministri Martina, Orlando e Poletti e il presidente dell'Inps Boeri. Sorrentino (Cgil) e Crogi (Flai): occorre che il Parlamento acceleri l'approvazione del Ddl e che le reti del lavoro agricolo di qualità si attivino subito
Braccianti immigrati nei campi, caporalato

Roma - "Un incontro produttivo" e' stato definito da Serena Sorrentino, della segreteria nazionale Cgil, e da Stefania Crogi, segretario generale Flai Cgil, quello che si e' tenuto oggi al ministero delle Politiche agricole sulle azioni di contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura, alla presenza dei Ministri Maurizio Martina, Andrea Orlando e Giuliano Poletti e del presidente dell'Inps Boeri.

"È importante - dichiarano Sorrentino e Crogi - che sia stato rimesso in piedi il tavolo e che si incardini in tempi rapidi il Ddl presentato dal Governo sul Caporalato e il contrasto al lavoro Sommerso. Su questo testo - seppur con alcuni distinguo - c'e' una sostanziale condivisione tra le parti. Ora e' necessario accelerare affinche' il Ddl abbia tempi brevi di approvazione cosi' da essere pronti per le nuove campagne".

La Cgil e la Flai hanno evidenziato alcuni aspetti che dovrebbero essere inseriti nel Ddl a cominciare - spiegano Sorrentino e Crogi - "dal ruolo delle commissioni provinciali CISOA ( presso l'inps), dove si dovra' attuare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, questione dirimente e centrale per il contrasto al caporalato. Nella formulazione attuale le convenzioni vengono attivate dalla Cabina di Regia che si avvarra' delle commissioni CISOA solo per quel che riguarda 'le informazioni in possesso' alle stesse senza demandargli alcun ruolo. In tal modo si accentra tutta l'attivita' prevista mentre la nostra proposta, cosi' come approvata anche nel Collegato agricolo, era di demandare al territorio questa funzione e ruolo, perche' e' dal territorio che si puo' operare per un vero contrasto a forme di sfruttamento, intermediazione illecita e lavoro nero".

Inoltre, continuano Sorrentino e Crogi, "manca un ulteriore requisito per le imprese che chiedono di iscriversi alla Rete, cioe' essere in regola con l'applicazione dei CCNL e CPL del settore agricolo stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale. Se si procedera' su questa direzione avremo uno strumento importante ed efficace per contrastare il caporalato ed il lavoro nero, colpendolo da piu' versanti e, attraverso la Rete del lavoro agricolo di qualita', attaccandolo alla radice".

"Al tavolo sono stati posti temi concreti come il coordinamento tra cio' che e' previsto dal DdL, l'esigenza di potenziare l'attivita' di vigilanza del nuovo ispettorato del lavoro proprio su congruita' e rispetto degli orari di lavoro cosi' come previsto dai contratti collettivi, e con la necessaria modifica alle norme sul soggiorno per i lavoratori migranti che denunciano i caporali, cosi' come il convogliare una quota di risorse verso piani territoriali di servizi dedicati ai lavoratori agricoli : assistenza sanitaria, alloggi, trasporti. Per debellare la piaga del caporalato e' necessaria una buona legge ma non basta, occorre un'altra cultura di impresa che metta la qualita' del lavoro e del prodotto al centro delle politiche di settore, cosi' ci guadagnano tutti prima di tutto il prodotto made in italy" . "Adesso- concludono le sindacaliste- occorre che il Parlamento acceleri l'approvazione del Ddl e che le reti del lavoro agricolo di qualita' si attivino subito".(DIRE)

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