10 dicembre 2014 ore: 11:38
Giustizia

Carcere, 8 mila libri negli istituti penitenziari toscani

Andranno ad alleviare la dura vita dei detenuti. Il provveditore Cantone: “Montagne di libri e scaffali pieni nelle biblioteche delle carceri. Questa è la prima immagine che vorremmo sempre vedere nei nostri istituti”
Molti libri accatastati, biblioteca, scuola

- FIRENZE - Nel corso del 2014 sono stati donati 8.595 volumi delle principali case editrici italiane alle biblioteche dei 18 istituti penitenziari toscani. La complessiva dotazione libraria delle attuali 25 biblioteche penitenziarie toscane è così passata dai 66.348 volumi del 2012 ai 75.605 titoli del 2014. I testi della nuova acquisizione dei vari  ambiti culturali, dalla narrativa alle scienze e alle arti, tra cui anche 400 dizionarietti di 10 lingue straniere, acquistati dall’associazione onlus “Gli Asini”, sono stati preceduti dal dono di primi abbonamenti biennali a importanti riviste specializzate, come “National Geographic”. I criteri per le attribuzioni dei libri  hanno in primo luogo assicurato a ciascun istituto una aggiornata e varia dotazione libraria, rilevante sia per qualità che per quantità:  si va dai 312 testi degli istituti con minore densità di utenti (Grosseto e Gorgona) ai  706 titoli, inviati a Prato, e ai 717 di Sollicciano.

"Montagne di libri e scaffali pieni nelle biblioteche delle carceri. Questa è la prima immagine che vorremmo sempre vedere nei nostri istituti – ha detto Carmelo Cantone, provveditore regionale toscano del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria - Ma la collaborazione importante che si è venuta a creare in questa occasione parla soprattutto di un modo dinamico di fare cultura dentro il carcere, utilizzando il libro come un’opportunità che si sviluppa attraverso non solo la lettura, ma anche attraverso il dialogo con gli operatori culturali e, non da ultimo, con i numerosi laboratori di scrittura creativa che esistono negli istituti penitenziari della Toscana. Se pertanto vogliamo sintetizzare un messaggio diciamo: il libro come opportunità per le persone".

 

 

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