23 dicembre 2024 ore: 13:41
Giustizia

Carcere, Antigone: “Il 2024 è l’anno record dei suicidi”

Sono 88 le persone detenute che si sono tolte la vita in carcere quest’anno e 243, in tutto, i decessi registrati. Un detenuto su 5 ha compiuto atti di autolesionismo, ma aumentano anche i tentati suicidi e le aggressione ai danni del personale o di altri detenuti
Carcere, ombra di sbarre

ROMA – Secondo Ristretti Orizzonti, dall’inizio del 2024 si sono tolte la vita 88 persone detenute. Mai si era registrato un numero così alto, superando addirittura il tragico primato del 2022 che, con 84 casi, era stato fino ad ora l’anno con più suicidi in carcere di sempre. Oltre ai suicidi, il 2024 è stato in generale l’anno con il maggior numero di decessi. Se ne contano 243 da inizio gennaio. Lo ricorda il report di fine anno presentato oggi dall’Associazione Antigone. Delle 88 persone morte suicide – si legge nel report – due erano donne, una detenuta a Torino e una a Bologna. Molti sono i suicidi commessi da persone giovanissime. Nel 2024 se ne contano almeno 23 di età compresa tra i 19 e i 29. Tante le persone straniere, almeno 40. Secondo il garante Nazionale, più della metà delle persone che si sono tolte la vita in carcere erano coinvolte in altri eventi critici. Tra queste, 21 avevano precedentemente messo in atto almeno un tentativo di suicidio. Molte le persone con disagio psichico e con passati di tossicodipendenza. Almeno 20 erano senza una fissa dimora. Sono numeri che raccontano enorme sofferenza e marginalità. Gli istituti in cui si sono registrati più suicidi sono le Case Circondariali di Genova Marassi, Napoli Poggioreale, Prato e Verona. In ognuno di questi istituti si sono uccise 4 persone. Seguono, con 3 suicidi, le Case Circondariali di Cagliari, Parma, Pavia, Roma Regina Coeli, Teramo e Venezia. Le sezioni maggiormente interessate dal fenomeno suicidario sono quelle a custodia chiusa, dove sono avvenuti quasi l’80% dei casi.

Nel frattempo – prosegue il report – nel corso del 2024, negli istituti visitati da Antigone, si sono registrati in media ogni 100 detenuti 20,3 atti di autolesionismo (erano 16,3 nel 2023), 2,5 tentati suicidi (2,3 nel 2023), 2,6 aggressioni ai danni del personale (erano 2,3) e 7,7 aggressioni ai danni di altre persone detenute (erano 4,6). Gli eventi critici dunque crescono tutti, e crescono in maniera più che proporzionale rispetto alla popolazione detenuta. Il carcere dei reparti chiusi dunque, del pugno di ferro e delle misure muscolari, come era prevedibile, è più conflittuale e meno sicuro. Anche per chi ci lavora.

 

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