Carcere, "condizioni terribili a San Vittore per i detenuti psichiatrici"
MILANO - Il reparto psichiatrico del carcere di San Vittore è "orrendo". Lo sostiene Aldo Fabozi, il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, che questa mattina è stato ascoltato a Palazzo Marino dalla sottocommissione Carceri del Consiglio Comunale. "Mi riferisco agli aspetti strutturali, non certo al personale che ci lavora con grande dedizione". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Alessandra Naldi, garante comunale dei diritti dei detenuti, che ha visitato il Centro di osservazione neuropsichiatrica di San Vittore (Conp) lunedì 1 febbraio: "Nell'ultima cella c'è il letto di contenzione -racconta- e aveva le lenzuola sporche di sangue non cambiate da giorni. Le condizioni di vita dei detenuti con problemi psichiatrici sono terribili". Situato al piano terra, il Conp è composto da 10 celle: ci lavorano uno psichiatra e gli agenti della polizia penitenziaria. I detenuti vengono tenuti sotto stretta sorveglianza per impedire suicidi o atti di autolesionismo. "Non ci sono particolari iniziative o progetti per i detenuti -aggiunge il garante-, anche perché in quelle celle dovrebbero rimanerci il meno possibile". Il Conp è destinato alla chiusura, come ha annunciato lo stesso Fabozi: "I lavori per l'apertura di un centro clinico nuovo nel carcere di Pavia sono ultimati - ha raccontato durante l'audizione in Commissione - . A presto potremo trasferire lì i detenuti che hanno disturbi psichiatrici".
San Vittore rimane il carcere che desta più preoccupazioni. Oggi sono rinchiuse 911 persone, di cui 654 imputati, mentre potrebbe ospitarne circa 840 (due raggi sono chiusi per restauri non ancora iniziati). Attualmente in Lombardia ci sono complessivamente 7.841 reclusi. "Non abbiamo più situazioni di sovraffollamento -ha sottolineato Fabozi-, anche se San Vittore continua ad essere una situazione critica e siamo costretti a spostare i detenuti in altre carceri della Lombardia e anche fuori regione. Negli ultimi mesi, inoltre, abbiamo notato un ritorno all'aumento degli ingressi, soprattutto a Milano, dovuto ad un incremento dei provvedimenti di custodia cautelare". All'audizione a Palazzo Marino era presente anche la direttrice del carcere di San Vittore, Gloria Manzelli, che pur non negando la situazione del Conp, ha illustrato anche i progressi avvenuti in questi anni nel resto del carcere. "Oggi il 95% dei detenuti è in reparti in cui abbiamo avviato la vigilanza dinamica e durante il giorno le celle sono aperte", ha spiegato. (dp)