Carcere di Ravenna, suicida detenuto 51 enne, Uil: il Dap cambi rotta
"Si e' impiccato legandosi alle grate del bagno della cella dove era ristretto, nell'istituto di Ravenna, un 51enne di Cervia (Ravenna) che ha compiuto il gesto verso la mezzanotte di oggi 31 agosto". A denunciare l'episodio e' la Uil Pa Polizia penitenziaria Emilia-Romagna per voce del suo coordinatore, Domenico Maldarizzi: "Purtroppo questa volta la Polizia Penitenziaria non e' riuscita a salvare la vita del 40esimo detenuto suicida in un carcere dall'inizio dell'anno e questa volta e' toccato ad un detenuto italiano imputato per rapina a cui il Gip pochi giorni fa aveva convalidato la misura cautelare della custodia in carcere". A rinvenire il corpo esanime, continua Maldarizzi, e' stato un agente durante un normale giro di controllo.
"Il mondo carcere ultimamente sta attraversando il periodo piu' buio degli ultimi anni anche per quanto riguarda le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria- chiosa Maldarizzi- Tutte le organizzazioni sindacali rappresentative della Polizia penitenziaria, del resto, gia' da luglio scorso hanno interrotto le trattative con il Dap non riconoscendogli di fatto alcuna capacita' relazionale in funzione della gestione operativa delle carceri". Non si possono "escludere, a questo punto, clamorose iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e protesta pure in concomitanza con le celebrazioni del Bicentenario del Corpo di Polizia penitenziaria che prevedono anche la presenza autorevole del presidente della Repubblica".
A questo punto, conclude Maldarizzi, "mi sembra imprescindibile: o l'attuale dirigenza del Dap inverte la rotta e assume provvedimenti tangibili ed efficaci o deve essere avvicendata perche' incapace di adempiere al ruolo che la collettivita' gli affida, specie in un momento in cui incombe pesantemente anche la minaccia terroristica".
(DIRE)