4 luglio 2016 ore: 16:23
Giustizia

Carcere, ecco la nuova campagna di Antigone che promuove le misure alternative

Si chiama “Partiamo da 20x20”: l'obiettivo è che, entro il 2020, il 20% del bilancio dell'Amministrazione penitenziaria venga speso per il sistema delle misure alternative. Gonnella: "Dobbiamo dare forza alla parte più moderna ed efficace del nostro sistema penale”
Misure alternative, carcere, chiavi - SITO NUOVO

ROMA - Partiamo da 20x20 è la nuova campagna promossa da Antigone. L'obiettivo è che, entro il 2020, il 20% del bilancio dell'Amministrazione penitenziaria venga speso per il sistema delle misure alternative.
“Oggi ci sono oltre 53 mila persone che stanno scontando la propria pena nelle nostre carceri – afferma l’associazione -. Nello stesso momento circa 23 mila persone la scontano fuori dal carcere, in misura alternativa, cui si aggiungono le oltre 8 mila che usufruiscono della nuova misura della messa alla prova. Si tratta di misure che si scontano nella comunità, meno costose e più efficaci del carcere nel promuovere il reinserimento ed evitare la commissione di nuovi reati da parte di chi ha scontato la propria pena”.

Ma per queste misure l'amministrazione penitenziaria spende meno del 5% del proprio bilancio, ricorda Antigone. “La parte più avanzata del nostro sistema di esecuzione delle pene dunque è anche di gran lunga quella con meno risorse. I soldi servono tutti per il carcere. In molti paesi europei oggi il più grande ostacolo alla diffusione delle alternative al carcere è connesso alla carenza di riconoscimento pubblico, di risorse e di personale, spesso insufficiente ad espletare compiutamente il proprio mandato, e non a caso le European Probation Rules (CM/Rec(2010)1) insistono moltissimo su questi aspetti. Anche in Italia è così, e per questo chiediamo innanzitutto che l’Italia arrivi a spendere, entro il 2020, il 20% del bilancio dell'Amministrazione penitenziaria per il sistema delle misure alternative”.

Questo, per Antigone, “costituirà un primo atto concreto per dimostrare che l'Italia vuole puntare su un nuovo modello penale, nel quale il carcere non sia il metro di paragone di ogni possibile pena bensì venga riconosciuto per quello che è, un'invenzione che è nata in un momento ben preciso della storia dell'umanità e che non ha alcuna necessità di restare eternamente centrale”.
"Dobbiamo dare forza alla parte più moderna ed efficace del nostro sistema penale, quella delle alternative alla detenzione", aggiunge Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.
Alla campagna di Antigone hanno finora aderito: A Buon Diritto, Arci, Associazione 21 luglio, Gruppo Abele, Cittadinanza Attiva, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Forum Droghe, Funzione Pubblica Cgil, Medici Contro la Tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Società Italiana di Psicologia Penitenziaria, VIC/Volontari In Carcere.

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