Carcere, il Garante delle persone detenute: "Serve dialogo e confronto"
Roma - Sollecitare, aprire tavoli di dialogo e confronto, operare con la persuasione che alla fine incide nella mentalita' e nella prassi. È l'obiettivo del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta' personale (da qui in poi Garantenpl), come e' stato ribadito dal Presidente del Collegio del Garante, Mauro Palma, che stamattina a Roma ha tenuto una lezione nel corso di formazione al quale hanno assistito 50 magistrati tirocinanti, vincitori di concorso, provenienti da tutta Italia. Palma ha portato esempi positivi di corsi di interventi formativi del personale gia' realizzati e del tavolo di lavoro aperto con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.
Ieri analoga lezione si era svolta, sempre a Roma, con l'intervento di Daniela de Robert, componente del Collegio del Garante rivolta a un altro gruppo di 50 magistrati. Questi interventi fanno parte di un ciclo programmato di seminari per i magistrati vincitori di concorso e attualmente in fase di tirocinio a livello nazionale.
Nel suo intervento odierno, Palma ha spiegato come nasce a livello internazionale e nazionale la figura del Garante (in Italia l'ufficio e' in funzione dal marzo 2016), quali sono le basi normative, come interagisce con la magistratura ordinaria e di sorveglianza. "Soprattutto - nota Palma - ho evidenziato la complementarieta' dei ruoli. In questo senso ho sottolineato, trovando ampio interesse, il concetto di derivazione anglosassone della 'soft law', di quell'insieme di raccomandazioni, sollecitazioni che aprono tavoli di dialogo e di confronto. Non vanno sottovalutati questi aspetti perche' producono cambiamenti evidenti e forti".
In questi ultimi mesi e' stato anche realizzato un seminario di formazione per gli addetti alle scorte dei migranti che vengono rimpatriati. "Sono esempi - ha spiegato Palma ai magistrati tirocinanti - di un complesso di attivita' avviate che vanno nella direzione della 'soft law' e prevedono un sempre migliore utilizzo delle nostre risorse umane, un contribuire in maniera costante alla loro continua formazione, per operare in maniera efficace e nel rispetto dei diritti di tutte le persone coinvolte".
(DIRE)