16 novembre 2013 ore: 16:18
Giustizia

Carcere: il sovraffollamento in Italia

Secondo i dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) al 31 ottobre 2013 sono presenti negli istituti 64.323 persone, su una capienza regolamentare di 47.668 posti (era di 45.700 a fine dicembre 2011, cioè 146 detenuti per ogni 100...
Carcere: istituti più sovraffollati giugno 2012 Carcere: istituti più sovraffollati giugno 2012

Carcere: istituti più sovraffollati giugno 2012

Secondo i dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) al 31 ottobre 2013 sono presenti negli istituti 64.323 persone, su una capienza regolamentare di 47.668 posti (era di 45.700 a fine dicembre 2011, cioè 146 detenuti per ogni 100 posti letto). 

Secondo i dati dell’Istituto Cattaneo le carceri italiane ospitano in media 140 detenuti ogni 100 posti disponibili in base alla capienza regolamentare (dati primo bimestre 2013). Grandi istituti di pena come San Vittore a Milano o la Dozza a Bologna superano la quota di 200, contro i 108 della Francia, i 96 della Gran Bretagna, i 90 della Spagna e gli 87 della Germania. Quello di Lamezia Terme figura come l’istituto più affollato, con una media di 303,3 detenuti ogni 100 posti disponibili, seguito da Brescia (258,3), Busto Arstizio (253,3), Varese (247,2), Piazza Armerina (240), Pozzuoli (236,3), Bologna (235), Vicenza (233,6), Milano “San Vittore” (229,6) e Ancona (226,7). Gli effetti dell’indulto votato nel 2006 furono solamente temporanei. Già nel 2008 infatti essi furono completamente riassorbiti e a partire dal 2009 la crescita del sovraffollamento è ripresa velocemente, riportando l’Italia in testa alla graduatoria e allargando la forbice tra il nostro e gli altri quattro paesi presi in considerazione dalla ricerca (Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna). Inoltre, la ricerca ha mostrato come non esista una correlazione tra la crescita dei livelli di sovraffollamento e l’aumento della popolazione dei detenuti: Paesi come Regno Unito e Spagna, in cui il tasso di detenzione, ovvero il numero di detenuti rapportato alla popolazione, è aumentato, non hanno registrato alcuna crescita del sovraffollamento carcerario. Nel Regno Unito, in cui i tassi di detenzione sono cresciuti un po' più che in Italia – si legge nella ricerca – il sovraffollamento carcerario ha registrato una lieve riduzione. Francia, Spagna, Regno Unito hanno tutti tassi di detenzione superiori a quelli italiani, ma in nessuno di questi paesi il numero di detenuti supera il numero di posti disponibili nelle carceri. 

I dati del rapporto Antigone
Carcere: istituti più sovraffollati giugno 2012

Risale al 13 gennaio 2010 la dichiarazione dello stato di emergenza per il sovraffollamento carcerario. Nel nono rapporto sulle condizioni di detenzione, Antigone ha stilato una classifica delle carceri più sovraffollate: Liguria (176,8%), Puglia (176,5%) e Veneto (164,1%) le regioni con la situazione più critica. Tra gli istituti, in cima alla classifica si piazzano Mistretta in Sicilia, “Canton Monbello” a Brescia e Busto Arsizio in Lombardia. Le meno affollate Abruzzo (121,8%), Sardegna (105,5%) e Basilicata (103%). Ma la situazione è ancora peggiore di quello che i dati rilevano: all’appello rispetto alla capienza regolamentare di 46.795 posti ne mancano 5 mila per ristrutturazione. Secondo i dati del rapporto relativi al 30 giugno 2012 tra i reclusi che avevano almeno una condanna definitiva il 60,8% (23.596 persone) deve scontare un residuo di pena inferiore a 3 anni. Di questi, al 26,5% (10.296 persone) resta meno di un anno di carcere, a un altro 20,1% (7.794) due anni e al 14,2% (5.506) meno di tre. Solo il 39,2% ha un residuo di pena maggiore. Gli ergastolani a fine giugno erano 1.567. Le persone recluse in custodia cautelare sono 26.804, il 40,1%. I reati più diffusi sono contro il patrimonio, seguiti da quelli previsti dal testo unico sugli stupefacenti e da quelli contro la persona. Tra i detenuti stranieri però le posizioni si invertono e i reati maggiormente diffusi diventano quelli previsti dalla legge sulle droghe. Le misure alternative riguardano (al 30 settembre 2012) 19.107 persone. Alla fine del 2005, prima dell’entrata in vigore dell’indulto del 2006, il numero totale era 23.394. Delle misure in corso nel primo semestre del 2012 solo lo 0,57% è stato revocato per la commissione di un nuovo reato. 

Le condizioni dei detenuti in carcere. Oltre alla carenza di spazi a disposizione, i detenuti devono affrontare condizioni difficili di detenzione. In molte carceri si trascorrono in media 20 ore al giorno nelle celle, la possibilità di uscire si limita all’orario dell’aria: in genere quattro ore al giorno. Il rapporto di Antigone evidenzia come spesso la “possibilità di usufruire delle docce coincide con l’ora d’aria” pertanto i detenuti devono scegliere se lavarsi o uscire e anche “se piove, nevica o c’è un sole cocente, non ci sono alternative all’“uscire all’aria” in cortili di cemento senza alcun riparo dalle intemperie”.