4 aprile 2017 ore: 14:47
Giustizia

Carcere, in Calabria oltre 4 detenuti su 10 con un disturbo psichico

Degli oltre 2mila e 700 detenuti nelle carceri calabresi, piu' di 4 su 10 convivono con una malattia mentale tra disordini della personalita' e dell'adattamento, depressione maggiore e disturbi piscotici. È il quadro su cui gli esperti si con...
Carcere, ombre di sbarre

Roma - Degli oltre 2mila e 700 detenuti nelle carceri calabresi, piu' di 4 su 10 convivono con una malattia mentale tra disordini della personalita' e dell'adattamento, depressione maggiore e disturbi piscotici. È il quadro su cui gli esperti si confronteranno domani nel corso della tappa calabrese del progetto nazionale 'Insieme - Carcere e salute mentale', promosso dalla Societa' italiana di Medicina e Sanita' Penitenziaria, dalla Societa' italiana di Psichiatria e dalla Societa' italiana di Psichiatria delle Dipendenze, con il supporto incondizionato di Otsuka. L'iniziativa punta a sviluppare un approccio unitario e multidisciplinare per la gestione dei disturbi psichiatrici nelle carceri italiane attraverso il coinvolgimento di numerosi professionisti provenienti da diversi istituti penitenziari di tutta Italia.

Dietro le sbarre, l'isolamento e l'impossibilita' di comunicare con i propri cari possono facilitare la comparsa o l'aggravarsi di patologie psichiatriche gia' esistenti. "La limitazione della propria liberta' e lo shock di entrare in una realta' completamente diversa a quella a cui una persona era abituata, come quella del carcere- commenta Luciano Lucania, presidente della Societa' italiana di Medicina e Sanita' Penitenziaria- possono dar vita a traumi psichici importanti. Il detenuto si trova improvvisamente tagliato fuori dal mondo e privato della possibilta' di comunicare con l'esterno se non per sporadici contatti con il proprio avvocato e con la famiglia. Si tratta di situazioni estreme a cui non tutte le persone sono in grado di adattarsi e che possono quindi portare alla comparsa o al peggioramento di disturbi psichiatrici anche gravi".

Il coinvolgimento del carcere di Rossano Calabro all'interno di un progetto nazionale come 'Insieme' e' solo l'ultima testimonianza dell'impegno della Calabria nei confronti dei detenuti che soffrono di un disturbo mentale. "La nostra Regione ha da tempo recepito le nuove norme nazionali sulla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici- prosegue Lucania- che prevedono anche la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari a favore delle Rems, luoghi di cura dove coloro che soffrono di un disagio mentale possono scontare la propria pena in un ambiente sicuro".

Oltre alla Rems di Santa Sofia di Epiro in provincia di Cosenza, che e' gia' operativa, sono in corso i lavori per aprire quella di Girifalco in provincia di Catanzaro e per potenziare la sezione di tutela della salute mentale del carcere di Reggio Calabria. "E' inoltre di prossima apertura- aggiunge il presidente della Societa' italiana di Medicina e Sanita' Penitenziaria- l'articolazione per la tutela della salute mentale presso il carcere di Catanzaro. Non e' quindi un caso che il progetto nazionale 'Insieme' faccia tappa in Calabria, visto l'impegno che da sempre la nostra Regione dimostra nel cercare di dare risposte concrete ed efficaci alla problematica dei disturbi psichiatrici nelle proprie carceri".

Il progetto 'Insieme - Carcere e salute mentale' e' partito a settembre 2016 e ha gia' coinvolto le carceri di Civitavecchia, di Milano Opera, di Monza e di Genova. (DIRE)

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