Carcere, Inail: "Copertura assicurativa estesa anche per la "messa alla prova"
Roma - La copertura assicurativa dell’Inail spetta ora anche alle persone ammesse alla sospensione del processo con messa alla prova, istituto introdotto con la legge n. 67 del 2014 per i reati considerati di minor allarme sociale (quali quelli puniti con una pena non superiore ai quattro anni, o quelli puniti con la sola pena edittale pecuniaria), che prevede lo svolgimento da parte degli imputati di lavori di pubblica utilita’ non retribuiti presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le aziende sanitarie, gli enti e le organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.
A stabilirlo e’ l’ultima legge di Bilancio, che ha esteso la tutela prevista originariamente per i beneficiari di forme di sostegno al reddito, i detenuti e gli internati, e i migranti richiedenti asilo impegnati in progetti di utilita’ sociale, anche agli imputati in stato di sospensione del processo e messi alla prova, ai condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, nonche’ ai tossicodipendenti condannati per un reato di "lieve entita’" in materia di stupefacenti. Per permettere l’estensione della copertura assicurativa a questi nuovi soggetti, il Fondo istituito in via sperimentale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il decreto legge n. 90 del 2014 convertito in legge 114 del 2014- con una dotazione annuale di 5 milioni di euro finalizzata a reintegrare l’Inail dei costi legati agli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni delle persone coinvolte- e’ stato incrementato per il 2017 con altri tre milioni di euro. A breve saranno diramate le istruzioni operative per la corretta gestione della copertura assicurativa dei nuovi soggetti. Cosi’ in un comunicato l’Inail. (Dire)