Carcere, le donne sono il 4,4%. Ancora 22 bambini “dentro”
ROMA – Erano 2.480 alla fine del mese di aprile le donne detenute nelle carceri italiane, pari al 4,4% della popolazione carceraria complessiva. Si legge nel diciannovesimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato questa mattina a Roma. Una percentuale sostanzialmente stabile nel tempo, che non raggiunge i cinque punti dagli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso. Se andiamo tuttavia a guardare la percentuale delle denunce che in Italia raggiungono donne, vediamo che essa si attesta sul 18,3% del totale delle denunce: lo scarto tra denunce e presenze in carcere è per le donne notevole. Possiamo ipotizzare che tale scarto sia il frutto di vari fattori: lo scarso spessore criminale delle donne che fa sì che una quota di denunce non veda un seguito penale, le condanne tendenzialmente più brevi ricevute dalle donne, le norme specifiche sulle alternative al carcere per le detenute madri, il maggior tasso di fiducia di cui le donne godono presso la magistratura di sorveglianza che determina anch’esso un accesso maggiore all’area penale esterna.
Quattro le carceri femminili. A Roma il più grande d’Europa
Le donne detenute sono ospitate in parte nelle quattro carceri femminili presenti in Italia, che si trovano a Roma – dove il carcere femminile di Rebibbia, con le sue 337 detenute per 275 posti letto ufficiali, si impone come il più grande d’Europa – a Venezia, a Pozzuoli e a Trani. Gli Istituti a custodia attenuata per madri di Lauro, Milano e Torino ospitano 15 donne complessivamente. Le restanti 1.853, pari ai tre quarti del totale, vivono nelle 45 sezioni femminili attive in questo momento all’interno di carceri a prevalenza maschile.
In calo le detenute straniere
Uno sguardo alle detenute straniere ci mostra come esse siano nettamente calate negli ultimi quindici anni. Se oggi costituiscono il 30,2% del totale delle donne detenute, nel 2013 coprivano circa dieci punti percentuali in più. Le nazionalità più rappresentate sono la rumena e la nigeriana.
Le donne sono condannate a pene inferiori rispetto ai maschi
Le donne in carcere sono destinatarie di condanne a pene tendenzialmente inferiori rispetto a quelle degli uomini. Scontava una condanna fino ad un anno il 4,1% delle donne ed il 3,1% degli uomini, ed una condanna da 1 a 4 anni il 30,4% delle donne ed il 27,6% degli uomini.
I figli fuori e i figli dentro le carceri. 4 mila fuori, 22 dentro
Sono circa 4.000 i figli di donne detenute nelle carceri italiane. Di questi, 22 alla fine di aprile vivevano in carcere con la propria madre.