Carcere minorile del Pratello, l'allarme della Garante: “Costante sovraffollamento”
BOLOGNA - La Garante dei detenuti del Comune di Bologna, Elisabetta Laganà, lancia un nuovo allarme sul sovraffollamento nel carcere minorile del Pratello. Un problema che, segnala, “sta diventando una situazione permanente”. Attualmente, si legge in una nota, “le presenze sono 25, a fronte di una capienza consentita di 22 presenze”, un dato che “riflette una tendenza ormai nazionale di progressivo aumento della detenzione” nelle carceri minorili, nonostante le normative europee “insistano sul fatto che le sanzioni limitative della libertà personale debbano fondarsi sul principio di proporzionalità e di individualizzazione”. Il criterio da seguire per la durata della sanzione, ricorda la Garante, “dovrebbe essere quello dell’intervento minimale, che prevede di contenere la durata della misura carceraria per il periodo strettamente necessario”.
Tornando nello specifico della situazione del Pratello, Laganà individua le cause del sovraffollamento “prevalentemente nella chiusura del carcere minorile di Firenze per lavori di ristrutturazione, situazioni che dirottano quindi gli ingressi a Bologna”, a cui si aggiunge “l’inizio dei lavori, necessari e da tempo procrastinati, di ristrutturazione della struttura del Pratello nella parte interna e soprattutto esterna dell’area verde e cortilizia, che provocheranno inevitabili disagi alla vita quotidiana ed organizzativa dell’Istituto e ai suoi abitanti, personale compreso”. Infine, c’è da considerare “la carenza degli educatori, già ampiamente segnalata” dalla garante e sottolineata dal direttore della struttura Alfonso Paggiarino. Un problema “ormai endemico negli istituti per adulti, e di ancora maggior gravità per un carcere minorile, i cui minori e giovani adulti necessitano di alta inetnsità trattamentale. Insomma, tira le somme Laganà, servono “interventi immediati per evitare situazioni ulteriormente problematiche”, e per questo la Garante, che ha già “inviato segnalazione formali alle autorità preposte”, chiede “una rapida soluzione di questa problematica situazione, nell’interesse dei giovani”. (Dire)