Carcere minorile di Bologna, nuova sede per il Teatro del Pratello
BOLOGNA – “I ragazzi ci hanno lavorato la scorsa estate. Sono stati assunti con regolare contratto per i mesi di luglio e agosto e il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti”. Paolo Billi, direttore del Teatro del Pratello, il carcere minorile di Bologna, presenta così la nuova sede di lavoro. Si tratta dell’ex Circolo Pavese in via del Pratello 53, di fronte all’istituto penitenziario. L’inaugurazione è fissata per giovedì 17 novembre dalle ore 9.15, l’occasione sarà “Il telaio del teatro”, giornata di studi, di riflessioni e di discussione sulla giustizia minorile e gli aspetti pedagogici del progetto teatrale con magistrati, amministratori pubblici, operatori della giustizia minorile, operatori del sociale, insegnanti e studenti.
La giornata sarà divisa in quattro capitoli, che Billi chiama ‘movimenti’: mettersi in gioco, mettere alla prova, mettersi alla prova, mettersi al telaio. Ognuno di essi partirà da esperienze di vita vissuta. La prima, sarà quella di Salvo, che ha cominciato a fare teatro all’interno del carcere e ha scelto di proseguire una volta fuori (“Succede a tanti dei nostri ragazzi”, sorride Billi). Poi ci sarà quella di uno studente/spettatore, di un’educatrice dell’Ipm, di un’assistente sociale, di un agente di polizia penitenziaria, di un’insegnante. Nel corso della mattinata sarà presentato anche il documentario didattico “Mettersi in gioco. La rappresentazione di un processo”, con protagonista Giuseppe Spadano, presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, che gioca il ruolo dell’imputato nella simulazione di un processo. Nel pomeriggio, invece, sarà la volta di “Appunti di viaggio nel Processo di Kafka”, documentario su uno spettacolo mai realizzato all’interno dell’Ipm di Bologna.
“Una giornata di studi di questo tipo manca da 7 anni – ammette Billi –. Siamo felici che coincida con l’inaugurazione della nuova sede del teatro. La posizione è ottima: al piano di sopra c’è il Servizio minori e famiglie di Asp, qui di fianco c’è il centro sociale della Pace. Siamo inseriti in una bellissima atmosfera intergenerazionale”.
Al momento al carcere minorile del Pratello sono presenti 25 ragazzi (a fronte di una capienza consentita di 22, come ha denunciato pochi giorni fa Elisabetta Laganà, Garante dei detenuti del Comune di Bologna), 9 quelli coinvolti nelle attività teatrali. “Ma, in base alle diverse misure, in regione ne seguiamo oltre 2 mila”, specifica Silvia Mei, dirigente del Centro giustizia minorile per l’Emilia-Romagna e le Marche. Di questi, una ventina frequentano i corsi del Teatro del Pratello: “L’attività teatrale è entrato nella messa alla prova – ricorda Mei –, come la scuola, il lavoro, il volontariato. Un bel riconoscimento”.
Alcuni dei ragazzi dell’area esterna – 8 per l’esattezza – debutteranno, insieme con il resto della compagnia guidata da Paolo Billi, il prossimo 7 dicembre al Teatro Arena del Sole con lo spettacolo “L’insurrezione dei semi” di Giuliano Scabia (saranno in scena sino all’11 dicembre). “Se i giovani dell’Area penale esterna saranno sul palco, ai ragazzi ristretti dobbiamo tutta la componente visiva dello spettacolo, realizzata durante i mesi del corso che ogni anno svolgiamo in carcere”. (Ambra Notari)