Carcere, Modavi: riscrivere le norme che regolano il ricorso alle misure alternative
ROMA - In occasione della tavola rotonda “Diritti umani e dei detenuti. Quale futuro?”, organizzata dal Forum Nazionale dei Giovani presso la sede del Parlamento Europeo in data odierna, il Modavi Onlus - in qualità di membro del gruppo di lavoro del Fng "Emergenza carceri e Diritti umani" - sottolinea che per fronteggiare il sovraffollamento delle carceri italiane occorre potenziare le politiche attive di esecuzione esterna della pena ed i progetti di inserimento socio-lavorativo. Per affrontare il problema del turn-over dei detenuti occorre focalizzare l’attenzione del decisore pubblico sulla necessità di riscrivere le norme che regolano il ricorso alle misure alternative, di potenziare gli organici degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna, nonché della presa in carico totale della persona dopo la fase di espiazione della condanna, al fine di ridurre drasticamente il fenomeno della recidiva".
"Il sistema carcerario - spiega il Modavi - è in forte sofferenza: si interrompono sperimentazioni positive, come quella relativa alla gestione delle mense, ed aumentano le aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria. Poiché il carcere è un luogo di riabilitazione e non un confino per prigionieri, chiediamo al Governo di dare risposte fattive in tal senso, affinchè il carcere possa portare al pieno recupero psico-sociale della persona".