8 ottobre 2013 ore: 16:13
Giustizia

Carcere, Napolitano: ''Situazione drammatica e scottante''

Se "ricorro ora" al messaggio diretto alle Camere "e' per porre a voi con la massima determinazione e concretezza una questione scottante da affrontare in tempi stretti: parlo della drammatica questione carceraria"

Roma - Se "ricorro ora" al messaggio diretto alle Camere "e' per porre a voi con la massima determinazione e concretezza una questione scottante da affrontare in tempi stretti: parlo della drammatica questione carceraria". Lo dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alle Camere. E' un "dovere urgente fare cessare il sovraffollamento carcerario rilevato dalla Corte di Strasburgo".

Per quanto riguarda i rimedi al "carattere strutturale e sistemico del sovraffollamento carcerario" in Italia, la Corte ha richiamato la raccomandazione del Consiglio d'Europa "a ricorrere il più possibile alle misure alternative alla detenzione e a riorientare la loro politica penale verso il minimo ricorso alla carcerazione, allo scopo, tra l'altro, di risolvere il problema della crescita della popolazione carceraria". La Corte  - ricorda Napolitano - ha rammentato che, "in materia di condizioni detentive, i rimedi 'preventivi' e quelli di natura 'compensativa' devono considerarsi complementari e vanno quindi apprestati congiuntamente. Fermo restando che la migliore riparazione possibile è la rapida cessazione della violazione del diritto a non subire trattamenti inumani e degradanti".

"Sottopongo dunque all'attenzione del Parlamento l'inderogabile necessità di porre fine, senza indugio, a uno stato di cose che ci rende tutti corresponsabili delle violazioni contestate all'Italia dalla Corte di Strasburgo:  - prosegue il messaggio - esse si configurano, non possiamo ignorarlo, come inammissibile allontanamento dai principi e dall'ordinamento su cui si fonda quell'integrazione europea cui il nostro paese ha legato i suoi destini".

Un "abisso separa la realta'' carceraria di oggi dai principi posti dall''articolo 27 della Costituzione", denuncia il Capo dello Stato. "L'Italia viene a porsi in una condizione umiliante sul piano internazionale". Ho dovuto mettere in evidenza come la recente sentenza Torregiani" della Corte europea dei diritti umani (Cedu), che ha condannato lo Stato italiano per la violazione dell''art. 3 della Convenzione europea dei diritti umani "rappresenta una mortificante conferma della perdurante capacita'' del nostro Stato di garantire i diritti dei detenuti in attesa di giudizio e la sollecitazione pressante ad imboccare una strada efficace".  (DIRE)

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