Carcere, Parlamento Ue: no al sovraffollamento, sì alle pene alternative
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che condanna il sovraffollamento delle prigioni e chiede alle autorita' nazionali di optare, se possibile, per pene alternative alla reclusione. Secondo le ultime statistiche del Consiglio d'Europa, l'Italia e' tra i Paesi che presentano un affollamento delle carceri (105,5 detenuti ogni 100 posti) ben superiore alla media europea (90,2 ogni 100 posti).
Secondo il testo approvato dagli eurodeputati a Strasburgo (474 favorevoli, 109 contrari e 34 astensioni), il sovraffollamento puo' anche favorire la radicalizzazione dei condannati, per prevenire la quale si raccomanda anche la formazione del personale, un'intelligence carceraria, il dialogo interreligioso e l'assistenza psicologica. Secondo i deputati, la detenzione e in particolare la carcerazione preventiva dovrebbero essere opzioni di ultima istanza da utilizzare solo in casi legalmente giustificati e inadatte per alcune persone vulnerabili come i minori, gli anziani, le gestanti e le persone che soffrono di gravi malattie o invalidita' mentali e fisiche. Per i detenuti che non rappresentano un grave pericolo per la societa', i deputati raccomandano l'adozione di pene alternative al carcere, come la detenzione domiciliare, i lavori socialmente utili o il braccialetto elettronico. La risoluzione evidenzia infine come la crescente privatizzazione dei sistemi carcerari puo' peggiorare le condizioni di detenzione e compromettere il rispetto dei diritti fondamentali. (DIRE)