Carcere Pisa, Garante: sovraffollato e con i servizi igienici a vista
Una situazione di degrado con troppi problemi denunciati, ma rimasti irrisolti, numerosi interventi segnalati, ma ancora da effettuare e un ambiente sempre piu' deteriorato. Questa la fotografia scattata dal garante regionale dei detenuti, Franco Corleone della casa circondariale di Pisa che ha visitato, oggi, insieme al garante locale Alberto Di Martino. Corleone ha denunciato un quadro di umanita' sofferente, soprattutto nella sezione femminile, dove ha registrato un forte sovraffollamento e mancanza di privacy. La sezione accoglie 37 detenute su una capienza massima di 13, in alcune stanze sono, infatti, presenti anche quattro detenute e, senza alcun rispetto per la privacy, si sono mantenuti i servizi igienici a vista. Secondo il garante regionale, questo edificio degli anni '20 su cui pesa fortemente l'inadeguatezza degli spazi e dei servizi necessita di un'urgente ristrutturazione e soprattutto della messa in funzione di quella che viene definita la 'cattedrale nel deserto', un fortilizio che potrebbe ospitare 30 persone, ma che non e' mai stato portato a termine e, quindi, si trova ancora inutilizzato.
Nel penitenziario pisano sono accolti 264 detenuti, ben oltre la capienza massima di 217, 107 italiani e 157 stranieri. Un terzo dei detenuti ha una condanna per reati di droga, 8 sono in regime di semiliberta' e 9 svolgono lavori esterni. Corleone propone di riaprire una sezione femminile del carcere a Livorno e di mettere in campo corsi professionali per il reinserimento dei detenuti stranieri nei Paesi d'origine e per il rimpatrio assistito. La situazione attuale, ad ogni modo, viene ritenuta insostenibile. Il garante Corleone, di conseguenza, incontrera' nei prossimi giorni il provveditore dell'amministrazione penitenziaria di Toscana e Umbria per stabilire un cronoprogramma di interventi tesi al superamento delle criticita'. (DIRE)