15 ottobre 2014 ore: 15:01
Giustizia

Carcere, un album rap racconta le storie di cinque detenuti stranieri e italiani

Prodotto nell’ambito di un progetto di coesione sociale attraverso le biblioteche di pubblica lettura finanziato da Fondazione Cariplo con capofila il Comune di Monza. Lo ha realizzato il Carcere di Monza con l’associazione "Il Razzismo è una brutta storia" del Gruppo Feltrinelli e Mirko Kiave, rapper cosentino ha tenuto un laboratorio e ha aiutato i ragazzi a scrivere i testi e a metterli in musica. L’album è scaricabile gratuitamente.
Mirko Kiave - rapper cosentino

MILANO - Un album per rinascere. Per far uscire le proprie rabbie, le proprie storie, ora recluse nel carcere di Monza. La musica rap è il veicolo per oltrepassare le mura dentro le quali sono ristretti Manolo, El Cachorro, Nene Bellaco, Henry Dannato e Afrosen. Sono i nomi d'arte di giovani rapper stranieri. Il cosentino Mirko Kiave, rapper famoso sulla scena italiana, è stato il loro produttore: ha aiutato i ragazzi a scrivere i testi, a metterli in musica e a incidere l'album. Il risultato è scaricabile gratuitamente qui, oppure lo si può ascoltare su Youtube, dove si trova anche l'intervista al cantante e il backstage del lavoro.

Spagnolo, francese e italiano sono le lingue scelte per i testi delle canzoni. L'associazione "Il Razzismo è una brutta storia", partner di questo progetto del Comune di Monza, li ha tradotti e resi disponibili sul suo sito. Questo prodotto è solo uno dei capitoli di "La biblioteca è una bella storia", iniziativa con la quale il Comune di Monza promuove le biblioteche come luoghi d’incontro, di scambio, di eventi e di socialità. La biblioteca della Casa Circondariale di Monza, trasformata in sala di registrazione per l’occasione, sta assumendo con questa iniziativa e altre in corso un ruolo centrale in questo progetto.

Mirko Kiave

"La mia vita ricomincia con questa canzone/quando ho toccato il fondo/il momento in cui sono entrato in prigione,/e ricevere una lettera del mio amico Simon/mi ricordo come fosse ieri quando tutto è iniziato/sembrava sarebbe stata la miseria per sempre", canta Afrosen ne La renaissence, la rinascita, una delle storie più crude raccontata in questo album. "Sono tornato alle origini del rap lavorando a questo progetto. Qui ci sono ragazzi che la strada l'hanno vissuta davvero a differenza di certi rapper in Italia", spiega in un'intervista rilasciata a "Il Razzismo è una brutta storia" Kiave. E per questo non vede l'ora di ripetere l'esperienza in altre carceri italiane. (lb)

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