28 ottobre 2024 ore: 15:39
Giustizia

Carcere, Antigone: “Oltre 62 mila i detenuti. Mai così tanti dai tempi della condanna europea”

Solo nell’ultimo anno 3 mila reclusi in più presenti nei penitenziari italiani e 15 mila le persone senza un posto regolamentare. Gonnella: “Sovraffollamento spinto da politiche governative, a partire dal  ddl sicurezza”
Carcere - mani di detenuto dietro le sbarre SITO NUOVO

ROMA –“Il numero delle persone detenute nelle carceri italiane ha superato le 62 mila unità. Era dal 2013, cioè dall’anno della Sentenza Torreggiani con cui la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo aveva condannato l'Italia per i trattamenti inumani e degradanti generalizzati nelle carceri italiane, che non si registravano numeri così elevati. Solo nell'ultimo anno sono quasi 3 mila i detenuti in più presenti nelle carceri, laddove i posti disponibili conteggiati dal ministero della Giustizia sono 51.196, mentre a metà ottobre sappiamo che tra questi 4.445 non lo erano realmente”. Lo rende noto Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.

“In 23 delle 73 carceri visitate da Antigone nell'ultimo anno sono state trovate celle che non rispettavano il parametro minimo dei 3 metri quadri – prosegue Gonnella –. Una condizione riconosciuta dagli stessi Tribunali di Sorveglianza italiani che sistematicamente condannano l'Italia. Nel 2023, su 9.574 istanze per sconti di pena ne avevano decise 8.234 e di queste accolte 4.731 (il 57,5%).2

“Le politiche governative, a partire dal ddl sicurezza, non fanno altro che spingere il sovraffollamento carcerario – conclude il presidente di Antigone –. Per questo chiediamo in prima istanza di bloccarne l’approvazione. Poi di prendere immediati provvedimenti al fine di ridurre il numero di persone detenute e garantire la legalità del sistema penitenziario, dove oggi ci sono 15 mila persone che non hanno un posto regolamentare, e condizioni di lavoro dignitose per gli operatori, su cui si stanno scaricando le conseguenze delle attuali politiche penal-populistiche”.

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