Carceri, Ferranti: la legge sulle pene alternative è una svolta culturale
Roma - La riforma del sistema sanzionatorio approvata oggi in via definitiva dalla Camera "non e' solo un importante provvedimento strutturale che potra' incidere sul sovraffollamento carcerario e sui tempi del processo, e' un provvedimento che segna un incisivo punto di svolta culturale". E' quanto afferma Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia alla Camera, secondo la quale "introdurre la messa alla prova, depenalizzare i reati minori e far scontare ai domiciliari la condanna per delitti di basso allarme sociale mette vistosamente in crisi il modello attuale incentrato sulla pena carceraria".
La legge votata a Montecitorio, osserva l'esponente del Pd, "va ad arricchire il 'pacchetto' di riforme in risposta alla sentenza Torreggiani rafforzando cosi' la posizione del nostro paese, e al tempo stesso attraverso l'abolizione della contumacia elimina un altro punto di frizione con l'Europa".
Ma la legge si spinge oltre: "Oggi - sottolinea Ferranti - prospettiamo una linea di marcia chiara verso la costruzione di un sistema delle pene piu' civile e attento ai valori costituzionali. Un sistema maturo dove il carcere potra' mantenere la sua centralita' solo per i reati gravi e vi sara' una piu' giusta proporzione tra pena, bene violato e pericolosita' sociale. Un sistema ben fermo e intransigente nella tutela dei cittadini e della sicurezza collettiva, e proprio per cio' in grado di dare spazio e legittimazione alle misure alternative e di recupero sociale". (DIRE)