5 maggio 2017 ore: 11:58
Disabilità

Caregiver familiari, a Roma la protesta contro “il silenzio dello Stato”

Doppia iniziativa a Roma il 10 maggio, promossa dal Coordinamento nazionale famiglie disabili: conferenza stampa in Senato e manifestazione al Pantheon. “Chiediamo un’accelerazione dell’iter legislativo del disegno di legge 2128, l’unico capace di riconoscere finalmente diritti, tutele e sostegno a coloro che in sostituzione di uno Stato colpevolmente assente, si prendono di familiari non autosufficienti”
Caregiver conf stampa Roma

ROMA – I caregiver familiari italiani sono da tempo in attesa di essere riconosciuti e tutelati: i disegni di legge ci sono, ma serve un’accelerazione dell’iter legislativo. E serve, soprattutto, che dia vita a una buona legge. Per questo, il 10 maggio, un gruppo di caregiver, capitanato dal Coordinamento nazionale famiglie disabili, protesterà a Roma, davanti al Pantheon (piazza della Rotonda), dalle 9 alle 13. Arriveranno da tutta Italia, per chiedere l’accelerazione della discussione del disegno di legge n. 2128, a prima firma senatrice Laura Bignami. “L’unico – spiegano - che prevede reali sostegni e tutele che possano alleggerire l’immenso carico cui gli stessi caregiver familiari sono quotidianamente sottoposti. A sostegno dell’iter legislativo – ricordano i promotori - è in atto da diversi mesi la campagna #unaleggesubito alla quale hanno finora partecipato, con una propria foto a sostegno, oltre 6 mila cittadini italiani”. 

Lo stesso giorno, alle 11.30 presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato a Roma, avrà luogo la conferenza stampa su “Il ruolo del caregiver familiare, tra diritti negati e silenzio dello Stato”, cui prenderanno parte, insieme a rappresentati del Coordinamento e alla presidente Maria Simona Bellini, i senatori bignami e Di Biagio, promotori dell’iniziativa. Sono stati invitati ad intervenire anche i senatori Maurizio Sacconi, Giuseppe Pagano, relatore della discussione normativa nella stessa Commissione, insieme ai primi firmatari di altri disegni di legge sull’argomento. 

“I caregiver familiari – spiega il Coordinamento – sono coloro i quali, in sostituzione di uno Stato colpevolmente assente, si prendono cura in ambito domestico di familiari del tutto non autosufficienti a causa di severe disabilità. Dopo oltre 20 anni di accorate richieste, ancora non si è emanata una legge specifica che li tuteli e li sostenga nel loro importantissimo compito – ricorda il Coordinamento - Tutti gli altri Paesi di area occidentale, inclusi tutti quelli dell’Unione Europea, hanno ben compreso che tutelarne la salute, il riposo, la vita sociale e la realizzazione personale – ossia diritti umani fondamentali – equivale a sostenere in modo importante il welfare di ogni nazione civile, legiferando in modo specifico e con questo scopo. L’Italia su questo tema sociale è ancora una volta fanalino di coda, anche se il Parlamento italiano è perfettamente cosciente della necessità di una soluzione politica all’annoso problema, come del resto lo era nelle scorse tre legislature, non ottenendo però la dovuta attenzione da parte di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, i quali non hanno mai investito assolutamente nulla sulle attività di cura svolte dai caregiver familiari”. 

Ricordano inoltre, i promotori dell’iniziativa, che proprio “a causa del vuoto legislativo italiano sull’argomento, sono già state avviate procedure internazionali presso la Commissione Europea – che ha concesso la procedura d’urgenza ad una specifica petizione firmata da oltre 40 mila persone – e presso l’Onu tramite un ricorso volto a condannare l’Italia per il mancato riconoscimento dei diritti umani per l’intera categoria di persone rappresentata dai caregiver familiari italiani”. Obiettivo della duplice iniziativa del 10 maggio è proprio accendere i riflettori sulla situazione, nella speranza che questo susciti un’accelerazione dell’iter legislativo. (cl)

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