15 gennaio 2015 ore: 12:31
Immigrazione

Caritas Ambrosiana: "Sicurezza è aiutare i musulmani"

"Accoglienza e libertà di stampa due valori fondati. Rinunciarvi sarebbe una sconfitta", afferma il direttore don Roberto Davanzo. Per domenica 18 gennaio, Giornata dei migranti, incontro con il registra Adrea Segre e il fotografo Giovanni Cobianchi, sul dramma dei profughi
Daniele Maurizi (www.danielemaurizi.it) Il mondo in una regione. Fedeli musulmani escono dalla moschea (Maurizi 8)

L'uscita dei fedeli musulmani, per lo più pakistani, dalla piccola moschea che sorge nel centro storico del paese di Corridonia (Mc)

MILANO - "L’accoglienza e il dialogo al pari della libertà di stampa sono i valori fondanti della civiltà europea. Rinunciarvi, perché sotto la minaccia dei terroristi, sarebbe una sconfitta". Per don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, i fatti di Parigi non devono cambiare la capacità di essere solidali con i migranti. "Il modo migliore per garantire la sicurezza dei cittadini italiani e europei è continuare ad aiutare quei musulmani che rifiutano la violenza perché ne sono essi stessi vittime e per questa ragione scappano dai loro paesi". Le cooperative di Caritas Ambrosiana dall'ottobre 2013 ad oggi hanno ospitato nei cinque centri di accoglienza quasi 11 mila persone, in buona parte siriani.

Per ricordare l'importanza dell'accoglienza dei profughi, Caritas Ambrosiana ha organizzato, per domenica 18 gennaio - Giornata mondiale dei migranti -, un incontro (alle 14.30, nella sede di via San Bernardino, 4) con il regista Andrea Segre e il fotografo Giovanni Cobianchi che dialogano sul dramma di chi è in fuga da guerra e povertà, a partire dai loro reportage. L'incontro inizierà con la visione del film “Come il peso dell’acqua”: il documentario girato da Andrea Segre, con la partecipazione di Giuseppe Battiston e Marco Paolini, che racconta i precorsi compiuti da tre donne, attraverso il deserto del Sahara, la Libia, il Mediterraneo per giungere in Italia e in Europa.

Dopo la proiezione i due autori si confronteranno con il pubblico. Al termine poi una degustazione di piatti etnici preparati da donne straniere che hanno compiuto lo stesso viaggio dei protagonisti dei due racconti e dopo aver vissuto nei centri di accoglienza per rifugiati politici di Milano, hanno fondato una cooperativa di catering “M’ama Food”, grazie all’aiuto degli operatori di Caritas Ambrosiana.

L’incontro si svolgerà nell’ambito dell’iniziativa promossa da Caritas Ambrosiana e dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti della Diocesi di Milano, con il contributo della Fondazione Prima Spes, in occasione della 101esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa universale celebra riflettendo sul tema proposto dal Santo Padre “Chiesa senza frontiere, madre di tutti”. Domenica alle 10.30, inoltre, verrà celebrata una messa nella chiesa di piazza Santo Stefano, punto di riferimento per gli immigrati latinoamericani. Nella stessa chiesa si potrà ammirare il lavoro di Cobianchi “Je Reviens” (Io ritorno): le foto che documentano il viaggio al contrario, compiuto dall’autore, per raccontare le storie di chi ha scelto di lasciare la propria casa per attraversare il Mediterraneo, a causa della fame, della guerra, o per scoprire il mondo. (dp)

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