Carta acquisti: a Venezia 284 domande presentate, oltre 1.400 quelle attese
VENEZIA - Sono 284 le domande arrivate al comune di Venezia da parte di aspiranti beneficiari della carta acquisti sperimentale. Di queste, 75 non hanno passato il vaglio preliminare dell’amministrazione comunale, per cui sono 209 quelle inoltrate all’Inps per le verifiche dei requisiti. Il numero di domande è molto inferiore rispetto alla platea stimata inizialmente di 1.409 nuclei familiari. I beneficiari della nuova carta riceveranno dai 231 ai 404 euro mensili, a seconda del numero dei componenti del nucleo, per l’acquisto di generi primari nei negozi convenzionati.
Il comune di Venezia avrà a disposizione un milione 143mila euro, che potranno dunque essere destinate ai nuclei familiari più bisognosi, in situazioni di disagio abitativo e in condizioni marginali rispetto al mercato del lavoro, a famiglie monogenitoriali e/o numerose o nelle quali siano presenti minori disabili. Per Michele Testolina, responsabile dell’Osservatorio politiche welfare del comune di Venezia, il basso numero di domande sta proprio nelle maglie strette dei requisiti: “È come se alla famiglia fosse richiesta una condizione di povertà estrema ‘storica’ e contemporaneamente una difficoltà recente come la perdita del lavoro – spiega -. Sono davvero pochi quelli che riescono a soddisfare entrambe le condizioni. Infatti in molti non hanno presentato domanda perché non rispondevano ai requisiti per un soffio, magari per un Isee di 8.500 anziché di 8mila euro come richiesto”. Poiché si tratta di una sperimentazione, il messaggio che parte da Venezia è di “ridefinire il target dei beneficiari, altrimenti non siamo in gradi di raggiungere né la povertà cronica né i cosiddetti nuovi poveri”.
Quanto alle tempistiche, la lista definitiva da parte dell’inps è attesa per il mese di ottobre. Ci sarà quindi lo spazio per eventuali ricorsi e per i primi giorni dell’anno nuovo i beneficiari dovrebbero avere la carta con la prima mensilità. La sperimentazione, avviata con un decreto interministeriale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, coinvolge, oltre a Venezia, i comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona. (gig)