8 agosto 2017 ore: 14:43
Economia

Casa, a Modena oltre 400 mila euro per chi rischia lo sfratto

Ridurre gli sfratti per morosita' idovuti all'impossibilita' degli inquilini di pagare il canone. È questo l'obiettivo principale dei contributi per la morosita' incolpevole, uno degli strumenti a sostegno delle politiche abitative messi in campo da...
Casa - Disagio abitativo - Sfratti

Ridurre gli sfratti per morosita' idovuti all'impossibilita' degli inquilini di pagare il canone. È questo l'obiettivo principale dei contributi per la morosita' incolpevole, uno degli strumenti a sostegno delle politiche abitative messi in campo dall'Amministrazione comunale modenese. Nel 2016 sul territorio comunale sono stati eseguiti con l'attivazione della forza pubblica 189 sfratti. Dei 408 sfratti per morosita' convalidati dal Tribunale, 303 riguardanti non edifici commerciali ma residenze e quindi famiglie, sono stati seguiti dai Servizi sociali del Comune di Modena che, con le misure attivate, sono riusciti ad evitare che si arrivasse all'esecuzione in 114 casi. Nei casi dove non e' stato possibile evitare lo sfratto, sono state messe in campo misure per aiutare la famiglia a reperire un nuovo alloggio.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato il nuovo avviso pubblico per l'erogazione dei contributi per inquilini morosi incolpevoli, che e' gia' on line sul sito del Comune nella sezione dedicata al Welfare. Le risorse disponibili provengono dalla ripartizione del fondo regionale che assegna a Modena 436 mila euro. I contributi sono destinati ad inquilini che non riescono a pagare l'affitto a causa di una consistente riduzione della capacita' reddituale dovuta soprattutto a motivi conseguenti la perdita o la riduzione dell'attivita' lavorativa.

Rispetto al bando precedente ci sono alcune novita': sono stati rivisti i criteri, le modalita' di accesso al contributo e le finalita' per rendere maggiormente efficace l'utilizzo delle risorse. Tra le cause della diminuzione della capacita' reddituale del nucleo familiare, oltre a cassa integrazione, perdita del lavoro, infortunio o grave malattia di uno dei componenti, viene introdotta, accanto alla perdita completa, la significativa riduzione del lavoro anche per chi esercita attivita' autonoma e l'uscita dal nucleo familiare, in seguito a divorzio o separazione, di un componente che contribuiva al reddito in modo significativo. Si allarga, inoltre, la finalizzazione dei contributi con la possibilita' di sanare completamente la morosita' attraverso contributi che possono arrivare anche fino a 8 mila euro, mentre in precedenza era solo possibile differire lo sfratto per la durata dei mesi saldati con un contributo non eccedente i 3mila euro. Per poter fare domanda occorre avere un reddito Ise non superiore a 35 mila euro o derivante da attivita' lavorativa con un valore Isee non superiore a 26 mila euro; essere titolare di un contratto di locazione e destinatario di atto di intimazione di sfratto per morosita' con citazione per la convalida. (DIRE)

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