11 ottobre 2016 ore: 14:59
Società

Casa. Sgomberata l’ultima occupazione a Bologna: 120 persone, tra cui 27 bambini

Alle 6.30 le Forze dell’ordine hanno chiuso via De Maria e alcune strade limitrofe per sgomberare la palazzina occupata dal 2014 dal collettivo Social Log. Scontri tra manifestanti e Polizia. Il presidente di quartiere: “Ora è importante sistemare le famiglie, ma non basta l’assistenzialismo, bisogna aiutarle a diventare autonome”
Quartiere Navile di Bologna - via De Maria. Sgombero 3

BOLOGNA - Sgombero questa mattina nella palazzina occupata dal marzo 2014 in via Mario De Maria a Bologna, l’ultima occupazione abitativa in città. Le Forze dell’ordine sono arrivate alle 6.30 e hanno chiuso via De Maria e alcune strade limitrofe. Dalla palazzina, occupata da circa 120 persone guidate dal collettivo Social Log, si sono subito affacciate alcune persone che hanno gridato agli agenti “vergogna” e “andatevene”, oltre allo slogan “casa, reddito, dignità”. Poco dopo i cronisti sono stati allontanati dalla via. Il collettivo è poi sceso in strada per protestare contro lo sgombero: 30 persone hanno fatto un presidio davanti al cordone di Polizia schierato in via Carracci, all’altezza del Memoriale della Shoah, con in testa uno striscione con scritto “la casa è un diritto: stop sfratti”. Nei megafoni gridano che “sarà una lunga giornata, perché la Polizia è entrata solo ora nell’edificio occupato”. Il collettivo ha attaccato il Comune per lo sgombero dell’occupazione di via De Maria. In particolare, se la prende con l’assessore alla Casa, Virginia Gieri, che “non si è mai vista e non è minimamente conosciuta né da noi né, tantomeno, nelle periferie” e con i Servizi sociali “che non si sono ancora fatti vedere”. Social Log conferma che gli agenti “hanno sfondato il portone dello stabile”, aggiungendo che “stanno segando con il flessibile i cancelletti delle scale, creando fumi tossici e pericolosi”. Dal collettivo garantiscono che gli occupanti sono intenzionati a resistere per “gridare un grande no al partito del sì che a Bologna si manifesta con la violenza e gli sgomberi”. Gli occupanti hanno guadagnato la solidarietà del vicino Liceo Sabin di via Matteotti, dove un gruppo di studenti ha esposto sul cancello uno striscione con scritto “Studenti solidali con l’occupazione di via Mario De Maria sotto sgombero. Basta sgomberi”.

In via Carracci, a poca distanza da via De Maria, c’è stato uno scontro tra manifestanti e Polizia. Gli agenti hanno caricato gli esponenti del collettivo che si erano avvicinati al cordone di Polizia. La carica è durata una trentina di secondi, e nessuno sembra essersi fatto male. Poi i manifestanti hanno ripreso la protesta, gridando agli agenti di vergognarsi, anche perché, dice uno di loro al megafono, “oltre ad aver tagliato l’acqua all’edificio occupato durante lo sgombero sono stati usati spray urticanti, nonostante dentro ci siano minori e persone malate”. Un nuovo scontro tra Polizia e manifestanti si è verificato intorno alle 9. Questa volta le cariche sono state due, a pochi secondi di distanza l’una dall’altra. Entrambe sono durate circa 30 secondi e al termine i manifestanti si sono spostati in mezzo all’incrocio tra via Carracci e via Matteotti, bloccando il traffico e piazzando cassonetti in strada. In testa al corteo è comparso un nuovo striscione in cui si ribadisce l’accusa alla Polizia di aver usato spray urticanti. Un’ambulanza è arrivata per soccorrere uno degli occupanti che avrebbe avuto un malore. Il corteo è arretrato lungo via Matteotti. Per essere certi di bloccare il traffico, i manifestanti hanno ribaltato alcuni cassonetti in mezzo alla strada. Poi ci sono state altre brevi cariche delle Forze dell’ordine contro il corteo, che continua ad arretrare lasciandosi dietro le “barricate” dei cassonetti. Lo sgombero intanto è terminato e le Forze dell’ordine stanno facendo uscire gli occupanti all’ultimo piano dello stabile. Social Log parla di “feriti” e del fatto che le Forze dell’ordine “non fanno passare le ambulanze”.

I servizi sociali del Comune sono arrivati in via De Maria “intorno alle 8.45”. Lo dichiara Marina Prosperi, avvocato di Social Log, aggiungendo che “non c’è stato alcun dialogo con gli occupanti: i poliziotti sono entrati direttamente con i manganelli, sfondando le porte”.  Inoltre, aggiunge l’avvocato, “i servizi sociali non offrono alle persone soluzioni vere: solo una sistemazione in albergo per qualche giorno, ma non mi risulta che sia altro sul piatto al momento”. Rispetto alle accuse lanciate da Social Log sull’uso di spray urticante, Prosperi dice: “L’ho sentito dire ma non posso affermarlo con certezza”.

“Oggi in Bolognina bisogna avere pazienza”. È l’appello diffuso da Daniele Ara, presidente del quartiere Navile di Bologna, dove si trova via De Maria. “Occupare uno stabile privato non si può. Prima o poi il contro arriva”, scrive Ara. “Adesso è importante sistemare le famiglie con i minori. Ma non basta l’assistenzialismo, occorre aiutare i nuclei a diventare autonomi. La legalità è lunga e faticosa, ma più duratura”. Sul profilo Facebook di Ara sono tanti i commenti critici sullo sgombero. “C’è una ordinanza di sgombero da mesi – risponde il presidente del quartiere – Un’ordinanza della Magistratura, per intenderci”. Poi continua: “La proprietà privata è tutelata nella prima parte della Costituzione. Noi ci stiamo occupando delle famiglie con i bambini, ma la Bolognina va avanti”. Per quanto riguarda le persone sgomberate, Ara assicura che “saranno sistemate perché non è una cosa improvvisata”. (Dire)

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