Caso ong e salvataggi in mare, Cir: “Più trasparenza, sì a una white list”
ROMA – “Il modo in cui è stata posta all’attenzione della pubblica opinione la questione delle ong operanti nel canale di Sicilia è decisamente improprio.Le polemiche sui soccorsi a ridosso della Libia richiedono, come sta facendo il Parlamento, che si intervenga con chiarezza sull’intera materia a tutela di tutti coloro che operano con grande generosità. Respingiamo ogni forma di criminalizzazione verso le ong, apprezziamo il loro lavoro, riteniamo che debba essere anzi valorizzato”. A sottolinearlo è il Consiglio italiano dei rifugiati (Cir). L’organizzazione sottolinea come siano necessarie, in quest’ottica, “alcune misure come l’elencazione puntuale dei soggetti privati operanti nel canale di Sicilia con finalità di salvataggio e delle loro fonti di finanziamento; la definizione formale del rapporto tra le ong e le istituzioni dello Stato italiano e la creazione di una “white list” per le organizzazioni che si prestano, su base volontaria, a misure di trasparenza”.
Inoltre, secondo il presidente Roberto Zaccaria devono essere “creati dei ‘canali legali di ingresso’, che ridurrebbero in radice la questione”. Il Cir auspica inoltre che possa realizzarsi in tempi ravvicinati un ritorno dell’Onu con le sue agenzie in Libia.”Questa presenza potrebbe essere di grande aiuto sia per la questione degli imbarchi irregolari che per la creazione e il controllo di Centri di accoglienza locali – conclude Zaccaria - organizzati in modo trasparente e, soprattutto, secondo criteri di assoluto rispetto delle persone che stanno vivendo la tragedia delle migrazioni.”