18 gennaio 2016 ore: 14:21
Disabilità

Cem, genitori dei disabili incatenati: la regione Lazio convoca le parti

Mattinata intensa quella di oggi presso il Cem, la casa famiglia ospitata in via Ramazzini a Roma: i genitori degli oltre 50 disabili gravi e gravissimi ospitati nella struttura, dopo mesi di attesa per un accreditamento che non arriva, si incatenano all’ingresso. Chiedono dignità per i loro figli
Disabilità. Genitori incatenati

ROMA – La Regione Lazio ha risposto ai genitori che, stamattina, davanti alla sede della Casa famiglia Cem di Roma in via Ramazzini, si sono incatenati per rendere palese un disagio che va avanti da lungo tempo. E’ per oggi pomeriggio infatti la convocazione di un tavolo da parte della cabina di regia della Sanità del Lazio con gli attori interessati: il coordinamento dei genitori e la Croce Rossa di Roma che, in convenzione, sta gestendo la struttura. La speranza è che la casa famiglia sia presto “accreditata”, garantendo così di fatto quelle risorse umane, ad oggi insufficienti, che – lamentano i familiari – non garantiscono la dovuta assistenza.

 “Chiediamo cose semplici, – hanno spiegato nel corso della manifestazioni i genitori intervenuti alla protesta – ma fondamentali per la qualità della vita dei nostri figli: dignità, accreditamento e assistenza. Ad oggi sono 53 le persone ospitate nella struttura e le risorse umane messe a disposizione garantiscono poco. Non perché siano cattive persone, ma perché è oggettivamente complicato per una questione di numeri portarli a fare una passeggiata, farli mangiare, rimetterli a letto se per ogni operatore ci sono troppi ragazzi a carico. Il Cem era una struttura eccellente. Oggi è un ghetto”. “Sono mesi – hanno continuato – che assistiamo ad un rimpallo di responsabilità: siamo felicemente sorpresi della convocazione di oggi pomeriggio”.

Al tavolo è stata convocata anche la Croce Rossa che, ad oggi, in convenzione gestisce la struttura. “E’ una buona notizia che oggi pomeriggio – ha spiegato Flavio Ronzi, Presidente della Croce Rossa di Roma – la Regione Lazio abbia convocato anche noi: ci aspettiamo di poter tracciare un nuovo percorso insieme ai genitori. Il futuro della struttura e dei ragazzi ospitati ci sta a cuore”. 

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