Chat Yourself, l'app che aiuta chi ha l'Alzheimer a non perdersi
ROMA – Tu dimentichi il tuo nome: e lei te lo ricorda. Ti sfugge il nome di tuo figlio: domandi e lei risponde. Non trovi più la strada per tornare a casa, anche se l'hai fatta mille volte: nessun problema, ci pensa lei. Lei è “Chat Yourself”, una sorta di guida e memoria virtuale, che aiuta e sostiene chi, per colpa dell'Alzheimer, inizia a perdere memoria e orientamento:è una chat automatizzata di Messanger, che permette di “chattare con se stessi” per tenere a mente informazioni fondamentali. “Chat Yourself” è infatti capace di conservare nella sua memoria virtuale l'intera vita della persona, per poi restituirle sigolarmente su richiesta: informazioni fondamentali come il nome, l'indirizzo, l'età, la strada per tornare a casa, il recepito dei figli ecc.
- La chat è stata sviluppata da Nextopera con Young & Rubicam, Italia Longeva - il network dedicato all'invecchiamento creato dal ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall'Irccs Inrca - e la collaborazione di Facebook. Inviando un messaggio alla pagina è possibile iscriversi. Su smartphone è necessario scaricare l’app di Messenger (disponibile sia per iOS che per Android). Al primo accesso il programma chiede all’utente di rispondere a una cinquantina di domande per poter raccogliere le informazioni necessarie a fornire successivamente le risposte esatte (abitazione, lavoro, famiglia, salute, abitudini). Può essere utile che l’anziano - all’atto di iscrizione e nel fornire la prima volta le risposte - sia assistito da un familiare. Nei prossimi mesi, il progetto continuerà ad essere monitorato da Italia Longeva e dal team di psicologi che l’ha messo a punto
Qui il video che illustra lo scopo e le funzionalità di Chat Yourself.