Chiusura dei nasoni a Roma, "un rischio per i senza dimora"
Roma - "Con la chiusura dei nasoni prevista a partire da domani a Roma, si pone un rischio per le persone senza dimora, soprattutto perche' siamo in una stagione calda quando c'e' bisogno di bere molto e le fontanelle sono spesso una preziosa fonte per queste persone per dissetarsi oltre che per lavarsi". Lancia un appello appello al Sindaco -Virginia Raggi la Croce rossa romana che chiede '"vengano riconsiderate altre forme di intervento". "Intanto - prosegue in unanota - aumenteremo nelle uscite serali e notturne la fornitura di acqua per chi vive per strada. Ma non puo' essere questa una soluzione. Ci auguriamo che il Sindaco voglia ascoltare il nostro appello e quello delle altre associazioni che gia' si sono espresse in tal senso".
Nei giorni scorsi anche Lucia Ercoli, presidente di Medicina Solidale, associazione di volontariato che a Roma, tramite il Papa e l’Elemosiniere del Vaticano, si prende cura dei poveri e dei senzatetto della capitale, si era detta contraria alla possibilità della chiusura, dei nasori. “Rappresentano spesso l’unica possibilità per chi vive in strada di dissetarsi e di potere accudire la propria persona. – ha sottolienato - Inoltre l’acqua delle fontanelle di Roma serve per dissetare e sostenere nelle attività quotidiane anche le persone che vivono nei campi rom, ma anche nelle numerose occupazioni. La chiusura dei nasoni darebbe un altro duro colpo a chi vive ai margini della nostra città”.
Il piano dell'Acea prevede la chiusura di 30 “nasoni” al giorno, da domani fino a quanto necessario, e la parallela opera di riparazione della rete esistente. Ogni 2 o 3 giorni, spiega l’azienda, sarà effettuato un controllo dei benefici della chiusura dei nasoni e delle riparazioni effettuate, in modo da valutare le successive eventuali chiusure o riaperture delle fontanelle.