Cinema accessibile, presto un tavolo di lavoro all'Anica
ROMA – Presto sarà insediato un tavolo di lavoro su cinema e accessibilità presso Anica, la principale associazione italiana dell’industria cinematografica. L'annuncio è stato dato durante la tavola rotonda promossa da Cinemanchìo – il rpogetto per l'accessibilità culturale e cinematografica in particolare - nell'ambito della Festa del Cinema di Roma. A rappresentare la società sono intervenuti Francesca Medolago e Giulio Mezzanotte, che hanno ribadito l’interesse della loro associazione a promuovere questo momento di confronto che potrebbe costituire il momento decisivo per l’elaborazione della proposta definitiva.
Se questa è la notizia più importante che Cinemanchìo porta a casa dal festival di Roma, diversi sono stati però i momenti “alti”, dal punto di vista del progetto per l'accessibilità: sono infatti aumentate, rispetto allo scorso anno, le proposte rivolte da un lato agli spettatori, dall'altro però anche agli operatori del settore. Non solo due pellicole sono state proiettate con tutti gli accorgimenti necessari per le persone con disabilità sensoriale, ma per la prima volta due cartoni inediti sono stati trasmessi in versione “autism friendly”, cioè adatte a spettatori con autismo. In questa edizione, Cinemanchìo ha potuto farsi carico dei costi per la realizzazione di queste iniziative grazie a un contributo di Siae e grazie all’impegno volontario del gruppo di lavoro che sta portando avanti il progetto.
Momento fondamentale di questa Festa del Cinema dal punto di vista di “Cinemanchìo” è stata la tavola rotonda del 31 ottobre, nella quale i rappresentanti della filiera cinematografica si sono confrontati sui possibili scenari che Cinemanchìo può aprire nel panorama della produzione e dell’offerta di cinema in Italia. Erano presenti figure istituzionali, per tracciare le opportunità che la Legge Cinema può offrire e per delineare gli spazi di potenziamento da parte della Rai. “Non sono mancate in questo segmento dell’incontro alcune significative suggestioni da parte di Rita Borioni, Consigliera d’Amministrazione della Rai – riferiscono ancora i promotori del progetto - riguardanti la 'cultura negata' che subiamo a prescindere dalle condizioni specifiche dell’individuo, rispetto a opere d’arte, luoghi e alle altre forme di partecipazione culturale”.
Nella seconda sezione della tavola rotonda, sono intervenuti il montatore Roberto Perpignani e il regista Alberto Simone. “Forte il richiamo, da parte di Perpignani, all’approfondimento dell’esperienza cinematografica in quanto strumento primario dell’intervento sociale, attraverso l’utilizzo di forme e linguaggi che accrescano la conoscenza e il protagonismo degli spettatori – riferiscono gli organizzatori - Altrettanto intenso il contributo di Alberto Simone, che ha posto l’accento sull’aspetto emozionale e condivisivo dell’opera film come diritto per ogni cittadino”.
Nella terza parte sono stati Giorgio Ferrero e Marco Asunis, rispettivamente vicepresidente dell’Anec e presidente della Ficc, ad indicare l’importanza della funzione della sala cinematografica come luogo di incontro, di approfondimento e di formazione. Ferrero ha fatto sapere che, come presidente di Anec Lazio, si metterà subito a disposizione per promuovere il percorso, mentre Marco Asunis ha evidenziato il tema dei diritti da sostenere proprio grazie alla realtà aggregativa che viene realizzata nelle sale cinematografiche sul territorio.
Tra 20 giorni Cinemanchìo sarà di nuovo protagonista al Torino Film Festival “per un appuntamento che potrebbe rivelarsi decisivo nel cammino verso l’obiettivo accessibilità – annunciano infine i promotori del progetto - in funzione degli accordi che verranno stabiliti, come ci auguriamo, già nei prossimi giorni. Determinante sarà il tavolo di confronto presso l’Anica e le convergenze che potranno essere prodotte grazie all’auspicabile volontà di cooperazione da parte del mondo del cinema. Cinemanchìo, accanto alle associazioni che sostengono il progetto, è pronto per presentare le sue proposte”. (cl)