Cinevasioni, alla Dozza il primo festival del cinema in carcere
ROMA - Una giuria composta da 15 persone, 11 opere in concorso e un Oscar da assegnare, rappresentato da una Farfalla di ferro. Si svolgerà tra le mura della casa circondariale della Dozza, Cinevasioni, il primo festival del cinema in carcere. Realizzato da D.e-r Associazione documentaristi Emilia – Romagna in collaborazione con la direzione della casa circondariale Dozza di Bologna e con il contributo della fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e il sostegno di Rai Cinema. L’appuntamento con la manifestazione, che è stata presentata oggi alla Casa del cinema di Roma, è dal 9 al 14 maggio.
“Non è un festival sul carcere, ma un festival in carcere – spiega il direttore artistico Filippo Vendemmiati – i detenuti faranno parte della giuria che sceglierà il vincitore. Ci saranno due proiezioni al giorno e una conferenza stampa. Tutto come un vero e proprio festival. L’unica cosa che non riproporremo è il tappeto rosso, perché vogliamo ricordarci dove siamo”.
Le opere in concorso (selezionate tra oltre 100 pellicole) saranno proiettate all’interno dell’istituto penitenziario e saranno accompagnate e presentate dai loro autori. A giudicarle la speciale giuria dei detenuti che hanno partecipato al corso laboratorio CiakinCarcere e presieduta dall’attore Ivano Marescotti. Il premio finale è la Farfalla di Ferro, una scultura disegnata dal pittore Mirko Finessi e costruita dalla F.i.d. - Fare Impresa in Dozza, l'officina metalmeccanica all’interno del carcere, nella quale lavorano insieme detenuti e lavoratori metalmeccanici in pensione. La premiazione è prevista sabato 14 maggio, ultimo giorno del Festival Cinevasioni, e sarà preceduta da un evento speciale fuori concorso.
Cinevisioni sarà anche aperto al pubblico: l’ingresso sarà libero ma con posti limitati. “Il carcere è una realtà con cui i cittadini non hanno spesso a che fare, è giusto aprire le sue porte a tutti - sottolinea Claudia Clementi direttrice della Dozza -. Quello che facciamo non è niente di straordinario, è solo quello che la Costituzione ci chiede di fare. In carcere ci sono molti talenti inespressi che potrebbero essere valorizzati. Mi auguro che una volta finita la manifestazione i riflettori non si spengano su questi temi”.
A fare da sigla al festival è il cortometraggio “La Sfida” ideato e girato dai detenuti come saggio finale del corso-laboratorio cinema CiakinCarcere. “Abbiamo chiesto ai nostri ragazzi se erano sicuri di volerci mettere la faccia, ci hanno risposto che le loro facce erano già finite sui giornali per i reati che avevano commesso, ora era giusto che fossero note per altri motivi” aggiunge Angelita Fiore, della direzione scientifica Cinevisioni. “Questo è uno dei progetti più belli che abbiamo finanziato finora” afferma Giusella Finocchiaro, presidente della fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il festival è sostenuto da Rai Cinema . questo per noi è fare vero servizio pubblico – spiega Carlo Brancaleoni, responsabile dei rapporti istituzionali di Rai Cinema -. Noi ci siamo e ci saremo ancora”.
Il programma. Il primo film a entrare in carcere – lunedì 9 maggio –sarà Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael Nel pomeriggio alle 14.30 sarà la volta invece de Il racconto dei racconti - Tale of Tales co-prodotto e diretto da Matteo Garrone che lo presenterà e risponderà alle domande del pubblico a fine proiezione. La seconda giornata – martedì 10 maggio – sarà dedicata al tema dei migranti. Si apre con il vincitore dell’ultimo festival internazionale del cinema di Berlino, Fuocoammare di Gianfranco Rosi. A presentare il film e dialogare con il pubblico ci sarà il giornalista e autore della trasmissione televisiva RAI Doc3, Lorenzo Hendel. A seguire nel pomeriggio, i lavori di due giovani autori: Irene Dionisio con il pluripremiato Sponde. Nel Sicuro Sole Del Nord, storia dell'amicizia e della profonda relazione che nasce tra lo scultore e postino tunisino Mohsen e il becchino in pensione di Lampedusa Vincenzo; e Stefano Etter con The Lives of Mecca, documentario vincitore del Piemonte Movie gLocal Film Festival 2016, che racconta la realtà quotidiana de La Mecca, il più grande complesso di American Handball di New York, a Coney Island. Entrambi i registi saranno presenti per l’incontro con il pubblico. La mattina di mercoledì 11 maggio, si parla invece di calcio con la proiezione di Zanetti Story, il documentario di Simone Scafidi e Carlo A. Sigon, che racconta l’appassionante storia del capitano nerazzurro. A presentarlo al pubblico oltre ai due registi, lo stesso Javier Zanetti e lo scrittore Rudi Ghedini, co-autore della sceneggiatura. Segue nel pomeriggio, Se Dio vuole, esordio da regista di Edoardo Falcone, già co-sceneggiatore delle commedie Nessuno mi può giudicare. Giovedì 12 maggio, alle 9.30 sarà proiettato Revelstoke – Un bacio nel vento di Nicola Moruzzi, progetto finalista al Premio Solinas nel 2013 e finanziato anche con una campagna di crowdfunding su Indiegogo con cui ha raccolto 31,000 dollari (circa 23mila euro). Il documentario è il personale viaggio in Canada del regista, che sarà presente alla proiezione, sulle tracce del bisnonno Angelo Conte, emigrato veneto che come molti italiani lasciò il Paese in cerca di una vita migliore. A seguire nel pomeriggio, quello che può essere considerato il fenomeno cinematografico della stagione, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Saranno presenti alla proiezione il regista, i due sceneggiatori, Nicola Guaglianone e Roberto Menotti e il musicista Carlo Amato (Têtes de Bois).
Venerdì 13 maggio alle 9.30. sarà presentato dallo stesso regista, Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo, un personale film/ritratto sulla madre Silvana Stefanini, attrice di una manciata di film negli anni '50 tra cui La barriera della legge di Piero Costa. Segue, alle 14.30, Daniele Lucchetti con la sua ultima fatica, Chiamatemi Francesco, primo film su un Papa che sia mai stato girato nel corso del suo Pontificato. E con il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica, si chiude il concorso della prima edizione di Cinevasioni. L’ultima giornata del festival - sabato 14 maggio – sarà dedicata all’annuncio e premiazione del film vincitore. Precede la premiazione, la proiezione fuori concorso di Non essere cattivo del regista Claudio Caligari – presentato postumo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015 e vincitore del David di Donatello 2016 per il Miglior Fonico in Presa Diretta. Il film sarà introdotto dal critico e giornalista cinematografico Roy Menarini. (ec)