Cittadinanza, L’Italia sono anch’io: passo avanti, ma eliminare criticità
Campagna L'Italia sono anch'io
ROMA - "Positivo che si sia finalmente arrivati al voto dell’Aula su una materia che da tempo sosteniamo andasse migliorata e adeguata alla mutata realtà sociale del Paese", è il commento della Campagna “L’Italia sono anch’io” sull'approvazione alla Camera della riforma della legge sulla cittadinanza. I promotori che parlano di "passo in avanti", sperano che , in seconda lettura, la legge venga migliorata e specificano che la normativa non disegna la riforma che la campagna auspicava e per la quale ha raccolto e depositato in Parlamento nel 2012 oltre 200 mila firme.
Persistono, secondo la campagna, "elementi di criticità, che ci auguriamo, nel passaggio al Senato, possano venire corretti”. “In particolare due sono le questioni su cui si chiedono modifiche: la prima riguarda l’assenza di una norma che consenta la semplificazione delle procedure relative alla naturalizzazione degli adulti, con un trasferimento di competenze dal ministero dell’Interno ai sindaci e il superamento, attraverso norme certe di riferimento, della discrezionalità che oggi caratterizza le decisioni in materia. L’altra questione riguarda la previsione di uno ius soli temperato che condiziona il futuro di bambine e bambini alla situazione economica della famiglia, introducendo, col requisito del permesso Ue per lungo soggiornanti di uno dei genitori, una discriminazione che viola l’articolo 3 della Costituzione”.