Cittadinanza, Touadi: ius culturae, tassello importante a impianto
Roma - E' soddisfatto Jean-Le'onard Touadi per il passaggio alla Camera della legge sullo ius soli. "Il varo di questa legge ha stabilito un principio: i bambini, quei bambini che nascono in Italia o che arrivano molto giovani in Italia, li chiamiamo impropriamente immigrati, ma tecnicamente non si sono mai mossi dal territorio italiano. Sono - sostiene l'intellettuale italiano di origine congolese - bambini italiani perche' crescono in Italia, parlano italiano, hanno un immaginario italiano, hanno dei sogni che riguardano il loro futuro in Italia, e quindi il parlamento ha sanato una ferita. C'e' una parte della popolazione italiana che fino ad adesso non aveva diritto di cittadinanza".
E per Touadi, che dirige l'IPAB Istituto sacra famiglia di Roma, e' interessante che il principio dello ius soli "sia passato senza cancellare lo ius sanguinis, che riguarda i milioni di italiani che sono andati all'estero".
"Essere italiano - ha concluso Touadi a margine della conferenza su infanzia e adolescenza nel Lazio, organizzata a Roma dall'IPAB "Asilo Savoia" nel Villino Crespi di via Guattani - e' una condivisione di valori, di un patrimonio storico, di una lingua. Lo ius culturae aggiunge all'impianto della cittadinanza del nostro Paese un tassello importante". (DIRE)