18 dicembre 2017 ore: 17:21
Immigrazione

Cittadinanza, una fiaccolata per la riforma "vergognosamente abbandonata"

Mercoledì 20 dicembre L’Italia sono anch’io, insieme a Italiani senza cittadinanza, Udu, Rete studenti, Amnesty, Casa Africa e A Buon diritto, sarà in piazza Montecitorio per chiedere approvazione in extremis del ddl su ius soli temperato e ius culturae. Da domani Manconi in sciopero della fame
Fiaccolata generica

ROMA – “Sarà l'iniziativa di uomini e donne che si sentono responsabili del futuro di tutti i bambini e le bambine che crescono in Italia, la speranza della nostra società, e che non possono non condannare con forza il cinismo e l'irresponsabilità di chi, in Senato e nel Governo, antepone le convenienze elettorali ai diritti di chi è italiano di fatto me non per legge”. In una nota Italia sono anch’io descrive così la "Fiaccolata per la Cittadinanza", l’iniziativa che si svolgerà a partire dalle ore 17 a piazza Montecitorio, il prossimo 20 dicembre.“Il 18 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti degli immigrati e delle loro famiglie, ma in Italia la Riforma della Cittadinanza che doveva tutelarne i figli, è stata vergognosamente abbandonata dalle forze politiche della maggioranza che siedono in Senato – sottolinea l’Arci -. Le organizzazioni della società civile e studentesche, consapevoli della gravità di questa decisione irresponsabile che di fatto lascia un milione di Italiani non riconosciuti, di cui 800mila alunni e alunne, nel pantano della discriminazione, hanno deciso di mobilitarsi ancora una volta insieme”. La fiaccolata è promossa dal movimento #Italianisenzacittadinanza, le organizzazioni della Campagna L'Italia sono anch'io, la Rete degli studenti medi e l'Udu. Tra le prime adesioni quella di Insegnanti per la Cittadinanza, di Amnesty International, di Casa Africa, A Buon Diritto.

I promotori, insieme alle organizzazioni che aderiranno, hanno anche deciso di sedere nella Tribuna dell'Aula del Senato durante le ultime sedute prima dello scioglimento delle Camere, per ricordare con la loro presenza ai senatori il dovere (e la promessa non mantenuta) di approvare la legge di riforma della cittadinanza, “una riforma di civiltà”, come è stata giustamente definita. Per noi quella legge continua a rappresentare un provvedimento irrinunciabile, anche come anticorpo fondamentale e tutela contro la deriva razzista e i discorsi d'odio sempre più diffusi. Facciamo quindi  appello a tutte le forze democratiche e alle persone  responsabili ad essere in piazza il 20 dicembre, perché il presente e futuro dipendono da ciascuno di noi.

Intanto oggi il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani al Senato, ha annunciato che riprenderà da domani lo sciopero della fame. "Domani- spiega- si riunisce la conferenza dei capigruppo del Senato e questo mio digiuno vuole essere un atto di fiducia nei confronti di tale organismo. E un momento di dialogo attivo e concreto. Il tempo c'è: il Senato può lavorare l'intera settimana, sedute notturne comprese, fino al 24 dicembre, per approvare un provvedimento saggio e ragionevole che tanta parte della società italiana considera equo e necessario. Personalmente, assistito dal professor Claudio Santini, metto a disposizione questo atto politico - la modesta fatica dell'astensione dal cibo per più giorni - per accompagnare i tentativi di alcune persone di buona volontà di non lasciare disattesa la domanda di giustizia contenuta nella riforma della cittadinanza".

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