21 ottobre 2015 ore: 15:27
Società

Classi difficili e bisogni speciali, funziona lo psicologo a scuola. Ma sono pochi

"Uno psicologo per ogni scuola" era la più gettonata proposta dal basso nella consultazione on line per la Buona scuola. Ma la presenza è tutt'altro che strutturata. Ricerca dell’Ordine degli psicologi Lazio: "Esiste in 370 scuole su 1.100 interpellate. Utilità massima in presenza di alunni Bes”
Non profit e volontariato. Biglie colorate e omino disegnato

ROMA – Circa un anno fa, il Renzi stava raccogliendo le “proposte dal basso” per la Buona scuola. Tra le più quotate, c’era quella di “Uno psicologo in ogni scuola, per includere in maniera efficace”, che sommata a una proposta simile (Includere tutti, inserendo a scuola lo psicologo), risultava in assoluto la richiesta più votata: ne avevamo parlato a lungo in un articolo dedicato

- Sono passati 11 mesi, la Buona scuola è legge, ma lo psicologo a scuola non è certo realtà: è rimasto nella “stanza” della consultazione on-line, nella lista dei desideri di tanti italiani: genitori e insegnanti innanzitutto. Ma l’Ordine degli psicologi del Lazio tiene alta l’attenzione sul tema e domani dedica ad esso un evento in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca: “La scuola inclusiva tra problematiche e risorse. La funzione dello psicologo”. Un’intera giornata, dalle 9.30 alle 17.30, con un gran numero di relatori, tra rappresentanti delle istituzioni (come il vicepresidente della regione Lazio Smeriglio e gli assessori comunali Danese e Rossi-Doria), studiosi e addetti ai lavori. Tante le tematiche che saranno affrontate, nell’esaminare il ruolo che lo psicologo ricopre, o potrebbe ricoprire, all’interno delle scuole: dagli alunni con bisogni speciali a quelli con autismo, dal bullismo dei ragazzi al burnout degli insegnanti. 

Centrale, però, sarà la presentazione dei risultati dello studio “La presenza e il ruolo rivestito dallo psicologo nelle strutture scolastiche”, condotto tra gennaio e febbraio in collaborazione con Doxa Marketing Advice. La ricerca ha contribuito a rilevare in quante e quali scuole sia presente la figura professionale dello psicologo, a descrivere le caratteristiche delle attività prestate e a valutare l’utilità percepita del servizio offerto. L’indagine ha interessato circa 1.100 strutture scolastiche (statali, paritarie e non paritarie) di ogni livello (scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e di secondo grado). 

Ed ecco i primi dati. Delle 1.100 scuole interpellate, hanno risposto 508 (campione rappresentativo). Il 73% di queste ha  fatto ricorso, nell’ultimo anno scolastico, al servizio di uno psicologo. Nella maggior parte dei casi le prestazioni psicologiche sono servizi assicurati da professionisti autonomi ed enti privati (66%), la cui percezione di utilità e di efficacia aumenta proporzionalmente al numero di ore settimanali dedicate in via continuativa allo sportello di ascolto. La maggior parte delle scuole (62%) ha ospitato uno psicologo in modo continuativo,  attraverso un impegno di più ore nel corso della settimana. L’attività dello psicologo si è rivolta prevalentemente ai ragazzi,  con un supporto che però nel 74% dei casi ha coinvolto anche i genitori e le famiglie. Tra le problematiche sottoposte più frequentemente a questa figura professionale, ci sono la “gestione delle classi difficili”, il sostegno ai ragazzi con bisogni educativi speciali, il trattamento dello stress e del burnout degli insegnanti. Lo psicologo ha operato prevalentemente negli istituti scolastici statali secondari (di primo e secondo grado) ed è stato in genere percepito molto positivamente: utilità “massima” (90%)  negli istituti scolastici che hanno potuto sperimentare la presenza di uno psicologo negli ultimi anni, è comunque molto alta (78%) in quelli che, pur non avendo previsto la sua presenza nel corso degli ultimi anni, gli riconoscono la capacità e il delicato compito di gestire le situazioni difficili della quotidianità scolastica. Secondo 87 dirigenti scolastici su 100, ha rappresentato una risorsa utilissima nell’organizzazione e nella gestione della attività didattiche inclusive per gli alunni con bisogni educativi speciali

I dati completi della ricerca, che testimonia il crescente livello di domanda psicologica nelle scuole regionali e soprattutto la fiducia riposta nei servizi psicologici, saranno divulgati nel corso dell’iniziativa, durante la quale saranno anche avanzate ipotesi per un intervento più strutturato ed efficace degli psicologi all’interno delle scuole. (cl)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news