Clownterapia con Greta: stetoscopio "arcobaleno" e l'inseparabile sedia a rotelle
- Roma - Ci capita spesso di pensare che le persone affette da disabilita' motoria, vivano una quotidianita' sempre ricca di ostacoli. Un pregiudizio che ad oggi possiamo abbattere grazie alla testimonianza di Greta, una dei giovani volontari dell'associazione di clownterapia Teniamoci per mano onlus, che ormai da quattro mesi con il suo camice colorato, i suoi occhiali giganti, lo stetoscopio "arcobaleno" e la sua inseparabile sedia a rotelle, porta allegria e sorrisi nel reparto di pediatria dell'ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano. Greta ha 31 anni, figlia della Lombardia, vive e lavora a Milano come segretaria, dove convive dalla nascita con una disabilita' motoria chiamata diplessia spastica degli arti inferiori. Patologia che ha messo alla prova il suo coraggio nei quattordici interventi che ha dovuto subire durante gli anni della sua crescita. E' proprio durante le sue degenze ospedaliere che Greta incontra quella che da li' ad oggi, sarebbe diventata la sua piu' grande passione: la clownterapia.
Grazie agli incontri ravvicinati con i clown di corsia, Greta scopre quanto fosse terapeutica e positiva la visita di quegli amici dal naso rosso e cosi', una volta lontana l'esperienza da paziente, ha deciso di entrare a far parte dell'associazione di volontariato Teniamoci per Mano Onlus, per restituire ai bambini che incontra ogni settimana in corsia, tutto l'amore e l'allegria che in precedenza sono stati donati a lei. "Per me l'esperienza in corsia e' sempre un'emozione straordinaria e indescrivibile. Adoro la complicita' che si crea con i miei amici di squadra e con il mio capo clown 'Mammolo' (Gaetano Monetti) che gioca con rispetto e leggerezza con la mia disabilita', facendola diventare quasi invisibile. Questo mi permette di vivere la corsia con grande impegno e spensieratezza tanto da entrare in ospedale carica e uscirne completamente scarica...e' un momento ricco di energie positive che fanno bene agli altri e a noi stessi". Queste le parole della nostra eroina dal naso rosso. Cosi' in un comunicato "Teniamoci per mano Onlus".
"Quando abbiamo ricevuto la telefonata di Greta siamo stati molto felici, consapevoli che Greta avrebbe insegnato molto anche a noi. La nostra associazione ha accolto come una sfida l'inserimento in squadra di Greta ed e' proprio grazie al suo contributo che saremo felici di dare vita nei prossimi mesi, ad un percorso di formazione pensato ad hoc per tutti i giovani con disabilita' che come Greta vorranno avvicinarsi alla nostra straordinaria missione. La clownterapia ha innanzitutto l'obiettivo di portare mediante lo 'strumento' della relazione, leggerezza in contesti ospedalieri in cui vige una situazione di precarieta' emotiva dovuta a delle condizioni di contesto, come l'oncologia per adulti e pediatrica. E' ormai scientificamente provato che ridere e' terapeutico in quanto stimola la produzione di beta-endorfine alleviando il dolore e il carico di stress". Queste le parole di Eduardo Quinto, responsabile dell'associazione Teniamoci per Mano Onlus, con sede a Napoli, Guidonia e Bologna e presente sul territorio da circa sette anni, con una seria e costante attivita' di volontariato in oltre 30 strutture ospedaliere in tutta Italia. "Ho imparato a vivere la mia quotidianita' tenendo sempre presente alcuni passaggi del corso di formazione...vivere la corsia e anche fuori dalla corsia, la filosofia del Qui ed Ora, che mi permette di immergermi completamente nelle cose che faccio, lasciando fuori tutte le preoccupazioni, le tensioni o tutto quanto possa essere estraneo al contesto e a godermelo fino in fondo. Quando dai amore e conforto a qualcuno, non perdi mai. Sono felice di raccontare ogni giorno una storia nuova ai bambini che incontro, felice di essere clown Girasole, perche' com'e' nota la caratteristica di questo fiore, mi elevo quando la luce dei bambini tocca il mio cuore". Si conclude cosi' il viaggio insieme a Greta con l'augurio che le barriere del pregiudizio vengano abbattute da bombardamenti d'amore, conclude "Teniamoci per mano Onlus". (DIRE)