16 marzo 2012 ore: 16:33
Non profit

Cnca: “Annullare l’esito dei bandi dell’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze”

Il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza annuncia la propria partecipazione alla manifestazione di protesta indetta per il 19 marzo alle ore 15.00 in Campidoglio a Roma. “Ancora una volta siamo costretti a batterci”
ROMA – “Annullare l’esito dei bandi emessi dall’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze per l’affidamento dei servizi cittadini”. È quanto chiede il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) che annuncia la propria partecipazione alla manifestazione indetta per il 19 marzo alle ore 15.00 in Campidoglio a Roma per chiedere di mettere in discussione esito dei bandi sull'affidamento dei servizi cittadini sulle dipendenze della Capitale. “Ancora una volta siamo costretti a batterci per impedire l’eliminazione totale di quegli enti che da decenni collaborano con l’Amministrazione Comunale – spiega il Cnca -, pratica che si sta tentando di attuare attraverso un bando, decisamente poco credibile, che affida i servizi ad organizzazioni con scarsa esperienza, ma che hanno avuto il pregio di non opporsi alle discutibili pretese dell’attuale direzione dell’Act, come invece hanno fatto gli “epurati”.

Le strutture particolarmente colpite da questa operazione di “epurazione”, spiega il Cnca, sono le Cooperative Il cammino e Parsec, che perdono la Comunità di Città della Pieve, la Comunità Nordest, il Centro diurno Massimina e il Centro residenziale di reinserimento, ma anche la Fondazione Villa Maraini, l’associazione La tenda e la Cooperativa Magliana 80. “Molti di questi servizi di fatto si identificano con le strutture stesse che le gestiscono – aggiunge il Cnca -, gli operatori che vi hanno lavorato per decenni in modo appassionato e professionale vengono ora sbrigativamente licenziati, con grave danno non solo per loro stessi, ma per tutti gli utenti accolti che si trovano ad interrompere la loro relazione terapeutica”.

Sulla vicenda, nei giorni scorsi, sono intervenuti anche i senatori Ferrante, Della Seta e Vita che hanno sollevato la questione in un’interrogazione ai ministri per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione e del Lavoro e delle Politiche sociali. Secondo i senatori, sono almeno 50 i lavoratori che sono prossimi alla disoccupazione, dal 1° aprile 2012. Disoccupati, aggiungono i senatori, “che chiaramente per le cooperative cancellate sarà impossibile assorbire, anche in considerazione del fatto che l’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze (Act) non ha proceduto alla dovuta concertazione con le parti sociali, in occasione della stesura del bando, e non sono previste forme di tutela per il personale”. (ga)
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