Co-City. A Torino cittadini e amministrazione comunale insieme per la rigenerazione urbana e innovazione sociale
ROMA - Creazione di nuovi spazi pubblici, presidi di socialità e gestione condivisa dei beni comuni. Questi i temi al centro del progetto Co-city realizzato insieme al Comune di Torino, la realtà delle Case del quartiere, Università di Torino e Anci. Un nuovo modo per collaborare e per sviluppare una cittadinanza attiva che operi, insieme agli attori locali, nelle periferie della città alla rigenerazione urbana e innovazione sociale.
Il progetto Co-city, attivato a marzo del 2017, è finanziato dal programma europeo Urban innovative actions con l'obiettivo di definire un modello valido anche per altri comuni italiani. Il progetto si chiuderà con una conferenza finale che avrò luogo a Torino il 14 febbraio, con la partecipazione di assessori, funzionari ed esperti di beni comuni di città italiane ed europee, tra queste: Milano, Reggio Emilia, Latina, Verona, Atene, Nantes, Lille e Birmingham. L'evento sarà preceduto il 13 febbraio da una press visit che consentirà ai giornalisti di visitare in anteprima i luoghi rigenerati grazie alla collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione. Grazie al progetto co-city sono state supportate una serie di azioni di recupero di strutture parzialmente o completamente inutilizzate e spazi pubblici attraverso la formula dei patti di collaborazioni, accordi nati dalla co-progettazione tra amministrazione comunale e gruppi di associazioni o cittadini che prevedono interventi da realizzare in diverse zone della città, in particolare nei quartieri periferici. Oltre 120 proposte sono state ricevute dall'amministrazione comunale e più di 50 sono nella fase di coprogettazione o di attuazione.