31 luglio 2017 ore: 19:41
Immigrazione

Codice di condotta ong, Viminale: "chi ha rifiutato, fuori dal sistema di salvataggio"

Il ministero: "L’aver rifiutato l’accettazione e la firma pone quelle organizzazioni non governative fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse"
Migranti. Sbarchi. Persone ammassate

ROMA - "L’aver rifiutato l’accettazione e la firma pone quelle organizzazioni non governative fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse. In una condizione diversa, saranno invece parte integrante le Ong che hanno sottoscritto il Codice". E' quanto precisa una nota del Viminale  in conclusione dell’incontro di questo pomeriggio per la firma del Codice di condotta per le Ong impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare.

"Sono state nuovamente rappresentate le ragioni che hanno ispirato la redazione del Codice, la posizione pienamente concorde di tutti i Paesi dell’Unione già espressa a Tallinn e l’intesa con la Commissione che ha seguito la redazione e la messa a punto del documento". spiega in Viminale precisando che hanno sottoscritto il documento Migrant Offshore Aid Station (Moas) e Save The Children, mentre Proactiva Open Arms ha fatto pervenire una comunicazione con la quale ha annunciato la volontà di sottoscrivere l’accordo. Non ha firmato nemmeno la ong tedesca Jugent Rettet. Non hanno preso parte all'incontro Sea Watch, Sea Eye, Association Europeenne De Sauvetage En Mer (Sos Mediterranee)

"L’organizzazione Medecins Sans Frontiere (Msf) - sottolinea la nota - ha consegnato una lettera diretta al Ministro Minniti, con la quale, nel prendere atto dell’esemplare ruolo svolto dall’Italia, ha messo in luce che i principi umanitari di indipendenza, imparzialità e neutralità non hanno consentito la firma assieme alle altre organizzazioni.
Ciò nonostante hanno ritenuto liberamente di adeguarsi alla gran parte dei principi del Codice da loro condivisi". 

"E' stato fatto presente che l’adesione avrebbe consentito di essere parte di un sistema istituzionale finalizzato al soccorso in mare, all’accoglienza e alla lotta al traffico degli esseri umani, senza in nessun modo interferire nei principi fondanti le singole organizzazioni.  - conclude la nota -  L’aver rifiutato l’accettazione e la firma pone quelle organizzazioni non governative fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse. In una condizione diversa, saranno invece parte integrante le ONG che hanno sottoscritto il Codice.

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