20 giugno 2017 ore: 17:55
Non profit

Codice terzo settore, ok da Anci e Upi. "Prossima settimana varo definitivo"

"Si va avanti, la prossima settimana in Cdm avremo il varo definitivo dei testi". È quanto ha sottolineato il sottosegretario alle Politiche Sociali, Luigi Bobba, al termine della Conferenza unificata che ha visto l'ok da parte di Comuni e Province e la mancata intesa da parte delle regioni al Codice del terzo settore

Roma - "Si va avanti, la prossima settimana in Cdm avremo il varo definitivo dei testi". È quanto sottolinea il sottosegretario alle Politiche Sociali, Luigi Bobba, al termine della Conferenza unificata che ha visto l'ok da parte di Comuni e Province e la mancata intesa da parte delle regioni al Codice del terzo settore, che costituisce uno dei decreti attuativi della riforma. Entro la settimana infatti anche tutti i decreti attuativi avranno il parere delle Commissioni parlamentari e saranno quindi pronti per il varo definitivo da parte del governo. Bobba si dice "dispiaciuto per la mancata intesa soprattutto perche' saranno proprio le regioni i soggetti che dovranno gestire l'impianto del Registro Unico. Comunque e' stata espressa una valutazione positiva- osserva- da parte delle Regioni sul recepimento delle loro istanze", chiude il rappresentante del Governo. 

La vice presidente dell'Emilia- Romagna, Elisabetta Gualmini, spiega che "la mancata intesa" delle regioni e' dovuta al voto contrario del Veneto ma "molte regioni condividono la riforma che e' un provvedimento atteso. Nel confronto con il sottosegretario Bobba abbiamo chiesto e ottenuto un maggiore ruolo per le Regioni".
Per l'Anci, Enzo Bianco, sottolinea che i Comuni e le Province hanno dato parere favorevole perche' "la riforma e' molto attesa: nel nostro paese sul terzo settore sono gravate responsabilita' di carattere sociale eccezionali. Quindi era giusto che ci fosse un rafforzamento della normativa. Noi abbiamo chiesto e ottenuto due cose- spiega- che si facesse chiarezza sul fatto che non ci sara' perdita di gettito da parte dei Comuni e sulla cabina di regia, che avra' non piu' un rappresentante solo per la conferenza unificata ma due, uno per le Regioni e uno per i Comuni". (DIRE)

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