Colombia, Unhcr: oltre 800 sfollati per le violenze dei narcotrafficanti
ROM A - In Colombia almeno 822 persone sono state costrette a lasciare le proprie case nell'ultimo mese a causa di violenze da parte di bande rivali di narcotrafficanti.
Il dato proviene dall'ufficio locale dell'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), che in un comunicato esprime "preoccupazione per il protarsi di trasferimenti forzati di popoli indigeni e comunita' contadine delle zone rurali del municipio di Caceres (regione nord-occidentale del dipartimento di Antioquia, ndr)". Secondo l'agenzia delle Nazioni unite, tra gli sfollati ci sono 361 bambini e 461 adulti.
Inoltre, l'Unhcr, insieme all'agenzia per l'assistenza umanitaria Ocha, denuncia la situazione nella provincia del Bajo Cauca (sud-ovest), dove tra il primo gennaio e il 14 febbraio il numero di omicidi registrato quest'anno ha superato del 255% quello rilevato nel 2017 per lo stesso periodo.
Le aree di violenza, abbandonate dai guerriglieri delle Farc dopo l'accordo di pace del 2016, sono oggi scenario di contese tra bande criminali che mirano al controllo delle coltivazioni di coca e del traffico di droga, oltre che di miniere illegali.
A queste si aggiunge l'attivita' dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln), un gruppo ribelle di ispirazione marxista-leninista subentrato alle Farc, che sono diventate un partito politico. (DIRE)