15 maggio 2017 ore: 12:32
Famiglia

Combattere l'Alzheimer con la creta: benefici per memoria e articolazioni

Lavorare la creta per sconfiggere la demenza degenerativa. Se ne parla ad Ancona al corso organizzato al Centro Alzheimer dell’Inrca, sabato 13 e 27 maggio
Alzheimer. Vecchietto

ROMA - L'arteterapia può rallentare il deterioramento cognitivo. Ed è con l'obiettivo di formare nuovi educatori specializzati che è stato attivato il corso al centro Alzheimer dell'Innrca (Istituto Nazionale di Ricerca e Cura dell'Alzheimer) di Ancona nei giorni di sabato 13 e 27 maggio. “La terapia è particolarmente efficace se iniziata in una fase precoce della malattia - promette Giuseppe Pelliccioni, direttore dell'unità di neurologia all'istituto - nell’attività creativa, infatti, la persona riceve un’infinità di sollecitazioni che hanno un’azione diretta sulle aree encefaliche collegate agli istinti e ai sensi”. 

Le ricadute sembrano essere positive sia sulla sfera cognitiva che in quella relazionale. Basti pensare che all'Inrca questi laboratori sono attivi da circa dieci anni. “Le mani sono il prolungamento della mente - ci spiega Elena Grandi, operatrice del Centro e docente al corso - e la sua peculiarità è quella di essere capace di assumere la forma e il significato di chi la lavora”.

In pratica il percorso diventa un mezzo per comunicare sé stessi. E la creta facilita il tutto, permettendo di stimolare la sfera cognitiva, che comprende memoria e attenzione, quella motoria, attraverso la coordinazione e il controllo degli strumenti come mattarello e forbici, per finire alla sfera della personalità e della socializzazione, grazie all’attività di gruppo. Ma la creatività che esplode nei laboratori, permette sopratutto di rimettere in moto il processo del ricordo: “Le attività manuali inducono ad organizzare lo spazio - continua Elena - ordinando il materiale all'interno del laboratorio e consentono di lasciare la propria impronta personale attraverso il manufatto e, successivamente, di memorizzare quanto creato in precedenza”. Tra l'altro l'argilla è il materiale più adatto allo scopo, proprio perché permette di “stimolare i muscoli di mani e braccia in tutte le loro funzioni - conclude l'educatrice - come incidere, afferrare e trasportare, migliorandone così la funzionalità”. (Paolo Cocuroccia)

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